Andrea Sempio, in uno dei giorni più difficili da che è tornato al centro del delitto di Garlasco in veste di indagato, rompe il silenzio e sceglie Chi l’ha visto? per rispondere alle accuse che lo colpiscono. Una lunga intervista che verrà proposta dalla trasmissione di Federica Sciarelli in onda su Rai 3 questa sera, mercoledì 22 ottobre.
Il 36enne ha deciso di parlare davanti alle telecamere per chiarire un punto che ritiene fondamentale: l’origine dello scontrino del parcheggio trovato nella sua auto. Una presa di posizione netta, arrivata dopo che un presunto supertestimone avrebbe sostenuto che quel biglietto non fosse mai stato nelle sue mani. Testimonianza che, secondo quanto trapela dalla Procura, gli investigatori riterrebbero credibile.
“Sì, certo l’ho preso io”, dichiara Sempio ai microfoni di Chi l'ha visto?, rispondendo così direttamente alle parole del testimone anonimo che, secondo indiscrezioni giornalistiche, avrebbe raccontato ai carabinieri una versione opposta.
“Sarebbe stata una cosa migliore, se avesse destato sospetti all’epoca in modo che le autorità si mettessero a ricercare nelle telecamere della piazza di Vigevano se effettivamente c’era una ripresa di me quella mattina”, aggiunge Sempio, tornando con la memoria al 13 agosto 2007, il giorno in cui Chiara Poggi fu uccisa a Garlasco. Racconta di essersi recato quella mattina in piazza Sant’Ambrogio a Vigevano con la sua Daewoo bianca, il piano era quello di fare un salto in libreria in piazza Ducale, dopo aver ritirato il ticket del parcheggio.
Al momento non emergono ulteriori dettagli sulle presunte “nuove prove” o sulla ricostruzione dello scambio di scontrini che, secondo alcune ipotesi, potrebbe incidere sull’alibi di Sempio. Il suo legale, l’avvocato Liborio Cataliotti, mantiene però una linea chiara: “Lo scontrino è stato esibito e prodotto in un momento in cui non era indagato” e, sottolinea, “quello che all’epoca veniva considerato come semplice testimone non è tenuto a fornirne”.
Sempio, allora giovane amico ed ex compagno di scuola del fratello di Chiara, era già stato ascoltato dagli inquirenti due volte: la prima il 18 agosto 2007, pochi giorni dopo il delitto, e la seconda il 4 ottobre 2008, quando mostrò per la prima volta il ticket del parcheggio. Oggi, a distanza di anni, torna a difendere pubblicamente la sua versione dei fatti.
Quando gli chiedono come faccia a mantenere la calma con tutto ciò che gli sta accadendo ormai da mesi, risponde: "È un po’ come quei soldati durante le guerre di trincea, devi stare lì, devi aspettarti che possa capitare di tutto e basta. Sei rassegnato ad aspettare che passi, tutto lì", conclude Andrea Sempio.