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Fugatti indagato per l’orso soppresso

di Tiziana Lapelosasabato 8 novembre 2025
Fugatti indagato per l’orso soppresso

2' di lettura

«Mi difenderò in tribunale». Sono state queste le prime parole di Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, alla notizia dell’imputazione coatta disposta dal gip del Tribunale di Trento, Gianmarco Giua. Respinta la richiesta di archiviazione, il pm dovrà ora formulare l’accusa di “uccisione di animale con crudeltà” (articoli 544 bis e 544 ter comma 1 del Codice penale). Il riferimento è all’orso M90, ucciso il 6 febbraio dell’anno scorso dal Corpo forestale trentino dopo un decreto firmato dal governatore in cui si dava il via libera alla soppressione dell’animale di due anni e mezzo che, qualche giorno prima della tragica fine, aveva seguito una coppia di escursionisti lungo un sentiero di 700 metri nei boschi di Mezzana, in Val di Sole in Trentino.

Fugatti, preso atto della grana giudiziaria innescata anche dalle rimostranze dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali), conferma di «essere pronto a presentarsi dinanzi al giudice per difendere le proprie posizioni», spiegando che «la decisione di procedere con il decreto di rimozione è stata adottata in un quadro di piena legittimità, sulla base degli elementi tecnici e delle competenze attribuite alla Provincia, con l’obiettivo prioritario di tutelare l’incolumità pubblica e garantire la sicurezza del territorio». La procura ora ha dieci giorni di tempo per formalizzare l’iscrizione nel registro degli indagati del presidente Fugatti al quale faranno compagnia, in qualità di indagati, il capo del Corpo forestale del Trentino Raffaele De Col e il dirigente del Servizio foreste e fauna della Provincia di Trento Giovanni Giovannini.

Esulta l’Enpa. L’associazione ricorda che nell’ordinanza viene ricostruito come l’orso M90 non fu narcotizzato prima dell’uccisione. Inoltre, nonostante avesse un radiocollare e fosse rintracciabile, furono esplosi tre colpi, ma solo due colpirono l’animale senza causare la morte immediata: l’autopsia ha evidenziato che l’orso morì dissanguato per un’emorragia interna dopo una lunga agonia con nessun veterinario presente, in barba al protocollo Pacobace (un documento con le linee guida perla gestione di questa specie animale in diverse regioni e province autonome alpine). Se Fugatti sarà forse chiamato a rispondere per la morte di M90, a febbraio è stata invece archiviata dal gip di Trento la denuncia per omicidio colposo a suo carico in merito alla morte del 26enne Alessio Papi, ucciso dall’orsa Jj4 in Val di Sole il 5 aprile del 2023. A prendere le difese di Fugatti ci ha pensato la Lega, certa che il presidente «ha difeso la propria comunità da altre morti e aggressioni da parte di grandi carnivori. Merita convinta solidarietà».