Sulla vicenda della famiglia nel bosco è intervenuto anche Paolo Crepet. Il celebre psichiatra, in un'intervista rilasciata al Centro, ha spiegato quali danni possono subire dei bambini che vengono strappati in questo modo alle loro famiglie. E, indirettamente, ha puntato il dito contro il nostro sistema giudiziario.
"Fatemi capire - ha sottolineato Crepet -, i genitori che passano tutto il giorno sui social ignorando i figli vanno bene, mentre chi vive libero nei boschi no? Sarebbe bello se il 90% dell’attenzione rivolta alla famiglia che abita nel bosco di Palmoli la dedicassimo anche a chi vive in condizioni diverse, ma non per questo migliori. Essere allontanati dai genitori è un trauma enorme - ha ricordato -, un taglio che rischia di lasciare una cicatrice per tutta la vita".
E ancora: "Non è una questione di bosco o città, ma di equilibrio. I figli (del bosco, ndr) sono piccoli, non possiamo sapere come andrà. Nel mentre, però, c’è una cosa che deve essere chiarita: basta fare la parte dei paladini della giustizia. Quelli che criticano i genitori hanno figli che stanno molto peggio, pur vivendo in mezzo a tutti. La scuola è obbligatoria e questo lo devono capire i due genitori: non si può pensare che la vita sia rimanere vent’anni dentro casa, per quanto sia bella la natura intorno".