Scintille sul caso Garlasco nello studio di Mattino Cinque, il programma condotto da Federica Panicucci su Canale 5. Al centro della discussione lo scontrino usato come presunto alibi da Andrea Sempio, il 37enne indagato dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi, la 26enne trovata senza vita nella villetta di famiglia il 13 agosto 2007. Da una parte il consulente della difesa, Armando Palmegiani, e dall'altra gli ospiti in studio.
Il primo a dire la sua è stato l’avvocato Fabrizio Gallo, che ha messo in guardia dall'“innamorarsi delle versioni dei clienti” e ha sottolineato che "lo scontrino è un grande problema". Palmegiani, allora, ha replicato rivendicando la correttezza della propria analisi: "Non accetto il suo consiglio".
Poi lo scontro è degenerato quando la conversazione si è spostata sull’attendibilità del documento e sulle competenze di chi stava intervenendo. "A voi non risulta che qualcuno sia andato in Procura a dire 'quello scontrino l'ho fatto io' o quantomeno 'non l'ha fatto Sempio'?", ha chiesto il direttore del settimanale Nuovo Riccardo Signoretti. "Assolutamente no", ha risposto il consulente. A un certo punto, però, i toni si sono alzati al punto che la conduttrice è stata costretta a intervenire per riportare la calma: "Non servono titoli per porsi delle domande". Successivamente, Palmegiani ha chiesto scusa per i toni. Tuttavia, la questione di fondo è rimasta lì: chi ha prodotto lo scontrino e perché.