Armando Palmegiani non ci sta e respinge le accuse nei suoi confronti e ribatte a chi cerca di "screditarlo" sul caso Garlasco, dove è uno dei consulenti di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Al centro della polemica una sua relazione in cui "parlo della forma della traccia 45 (lungo le scale dove è stata gettata la vittima, ndr) e non dico che è riferibile a Stasi o Sempio dato che, come ho scritto allora all'avvocato (del condannato, ndr) che ha avuto la relazione (i primi di giugno), la traccia non è attribuibile avendo al massimo 10 punti. Ma ovviamente quest'ultima parte non viene riportata" scrive l'esperto.
"Siamo fieri che un professionista come Armando Palmegiani faccia parte della nostra squadra", lo ha difeso l'avvocato Angela Taccia, che assieme al legale Liborio Cataliotti difende Sempio. Ex poliziotto della Scientifica e criminologo, da due mesi consulente del pool difensivo del 37enne indagato nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, Palmegiani lo scorso giugno ha spedito un parere pro-veritate sull'impronta "33", al centro del giallo sul delitto di Chiara Poggi, agli avvocati di Alberto Stasi, che per l'omicidio della fidanzata è stato condannato in via definitiva.
"Se questa relazione fosse contro il mio assistito, tranquillamente mi rimuovano quando vogliono", ha dichiarato Taccia in una intervista a Mattino 5 ripresa dal quotidiano la Repubblica. "Scelsi io Palmegiani perché è un professionista scevro da ogni reale pregiudizio, così da poter essere il più oggettivo possibile - osserva l'avvocato Taccia -. Quando ha letto le carte, si è reso conto di quanto Sempio non c'entrasse in questa storia. Questa per noi è la garanzia più grande: che un professionista dalle indubbie capacità si sia convinto dell'innocenza di Sempio analizzando tutte le carte, carte che ai tempi non aveva. È parte di noi e sempre lo sarà, finché ci saranno le condizioni".