Quest’anno gli italiani, pur stringendo la cinghia, non rinunciano del tutto alla magia delle feste. Secondo le ultime stime, la spesa media destinata ai regali di Natale si aggira intorno ai 186-207 euro a famiglia.
Un dato in linea con la tendenza generale al contenimento, dettata da inflazione e rincari. Alcune analisi evidenziano che tra chi farà acquisti natalizi circa l’85% dichiara di voler spendere quanto o addirittura più dell’anno precedente. Nel 2024, per i regali la spesa media si attestava sui 225 euro a persona, con poco meno di nove doni a testa. Sotto l’albero non mancheranno vestiti, accessori, libri, cosmetici, magari qualche piccolo gadget tecnologico. Per i regali spenderanno circa 8,7 miliardi di euro, con una spesa media pro capite di 204 euro, secondo l'indagine commissionata da Facile.it all'istituto EMG Different, tre milioni di italiani hanno dichiarato che spenderanno meno a causa dell'aumento di altre spese. Molti hanno anticipando gli acquisti approfittando di sconti e promozioni per cercare di alleggerire la spesa complessiva. Per quanto riguarda pranzi e cenoni, secondo un recente studio la spesa media per persona si attesta su 64 euro, per un totale nazionale stimato in 2,7 miliardi di euro. Un dato in calo rispetto all’anno scorso quando la spesa complessiva per i cenoni aveva superato i 3,5 miliardi. Ma il calo non significa automaticamente risparmio. I rincari alimentari si fanno sentire: dal 2021 al 2025, secondo dati ufficiali, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati mediamente di circa il 25%, con punte superiori al 30% per frutta e verdura, e circa il 28% per latticini.
Molte famiglie probabilmente rivedranno menu o porzioni, oppure punteranno su ingredienti più economici o locali. Dove invece le famiglie sembrano disposte a non tirare la corda è il capitolo vacanze. Secondo recenti rilevazioni, milioni di italiani trascorreranno almeno una notte fuori casa tra Natale e Capodanno, con una spesa media stimata di circa 440 euro a persona con un aumento del 31% rispetto allo scorso anno. Le vacanze rappresentano la voce “non sacrificabile” anche se questo significa risparmiare su altre voci come regali o menù più ricchi a tavola.