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Molise, mamma e figlia morte intossicate? Non solo il pesce, l'altro cibo sospettato

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lunedì 29 dicembre 2025
Molise, mamma e figlia morte intossicate? Non solo il pesce, l'altro cibo sospettato

2' di lettura

Per la morte di Sara Di Vita, 15 anni, e della mamma, Antonella Di Ielsi, 50 anni, è finito sotto accusa il cibo consumato la sera del 23 dicembre. Le due vivevano a Pietracatella, in Molise. Il padre, invece, è ricoverato in rianimazione allo Spallanzani di Roma, dove è stato trasportato con l’elisoccorso. L'altra figlia della coppia, 18 anni, è stata portata pure lei in ospedale a Roma ma solo in via precauzionale, dal momento che non avrebbe manifestato sintomi. Secondo i primi accertamenti, lei non avrebbe cenato con i genitori e la sorella nella serata del 23, mentre avrebbe partecipato ai pranzi della vigilia e di Natale più allargati, con altri parenti. Per questo, la cena del 23 potrebbe essere stata la causa dell'intossicazione alimentare poi rivelatasi fatale.

Dietro la morte di mamma e figlia potrebbe esserci il pesce o forse i funghi. "Ingredienti molto consumati qui in paese che fanno parte del menu tradizionale natalizio", hanno spiegato alcuni cittadini. Che si sono sfogati: "Vogliamo capire cosa sia accaduto in ospedale". Intanto, la Procura starebbe indagando, con l’ipotesi di omicidio colposo, su cinque medici del pronto soccorso a cui la figlia si sarebbe rivolta tre volte, venendo dimessa due, e la madre due volte (in una dimessa). Degli accertamenti si starebbero facendo anche sulla guardia medica che la famiglia avrebbe contattato dopo aver cominciato a stare male. 

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“L’iscrizione del personale sanitario nel registro degli indagati è un atto dovuto”, ha fatto sapere la Procura. Le autopsie, in programma mercoledì, aiuteranno a individuare la causa del decesso e a effettuare analisi più mirate sui campioni di cibo recuperati a casa delle vittime. “Si indaga anche per tutela della salute pubblica – ha aggiunto la Procura – e in particolare per isolare eventuali residue fonti di innesco e interrompere ogni dinamica di rischio per evitare che altri cittadini possano essere coinvolti”. Infine, è stato espresso “cordoglio per la perdita, un evento che scuote l’intera comunità e impone il massimo impegno investigativo per dare risposte certe a famiglia e cittadini”.

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