I milanesi pagano contactless bus e tram e nel giro di un paio di anni una decina di grattacieli cambierà ancora lo skyline della città. Ma ascoltano i vinili, scattano foto con le Polaroid, si vestono come li vestiva la mamma, vanno pazzi per i mercatini dell’antiquariato, mangiano in trattoria e ora, a vent’anni dal primo disco, assistiamo alla reunion dei Club Dogo. Si chiama “nostalgia economy” e non si ferma ai marchi di moda dell’era pre-social o alla cassoeula. In questa puntata della Piccola Mela Costanza Cavalli è racconta di due realtà che vivono del potere evocativo della memoria: l’Angolo dei ricordi, negozio di giocattoli vintage di Fabio Addolorato a Cogliate, a una trentina di chilometri da Milano; e Sartoria sportiva, la bottega di Paolo Grechi che riproduce maglie da calcio d’epoca.
Nel giorno in cui si celebra il 43° anniversario della legge 164 del 1982, che per la prima volta ha riconosciuto legalmente in Italia le persone trans consentendo la rettifica anagrafica del sesso nei registri dello stato civile, ha preso il via il primo Trans Pride Milano. Il corteo è partito da piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione centrale, e ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone che hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta: “contro ogni repressione trans e rivoluzione”. “Oggi si celebra il primo Trans Pride di Milano, il 4 maggio è una data particolare per noi perché nel 1982 fu approvata la 164, che è l’unica legge ad oggi che regola i nostri percorsi di affermazioni di genere”, ha dichiarato Alec di Trans Pride Milano. “È una legge che ha i suoi tempi, insomma sono passati 43 anni, però è tempo appunto di creare altre alternative, di iniziare ad ascoltare la comunità sotto questo fronte, soprattutto di smetterla di fare tavoli in cui noi non ci siamo, in cui si parla di noi però e i percorsi che vengono proposti non sono ciò che noi desideriamo”, ha concluso.
Il corteo dell'orgoglio granata e della protesta anti-Cairo dei tifosi del Torino.
"Siamo qui con un'unica missione: il ritorno all'ordine costituzionale, il ritorno alla democrazia. Non ho altro obiettivo che il primo posto per il popolo rumeno". Lo ha detto il candidato nazionalista di estrema destra George Simion, presentandosi a un seggio elettorale della capitale Bucarest, al fianco di Calin Georgescu, che aveva superato il primo turno delle precedenti elezioni poi annullate dalla corte suprema. Da parte sua, Georgescu ha definito il nuovo voto "una frode orchestrata da coloro che hanno fatto dell'inganno l'unica politica di Stato", ma ha affermato di essere lì per "riconoscere il potere della democrazia, il potere del voto che spaventa il sistema, che terrorizza il sistema".
Una famiglia di escursionisti, dopo aver perso la strada del rientro e smarritisi in un bosco sopra l’abitato di Giaveno, nel Torinese, a 1.100 metri d’altitudine, hanno richiesto aiuto: in buone condizioni di salute sono stati salvati e portati al sicuro dagli elisoccorritori dei Vigili del fuoco.