Altra azione "dimostrativa" da parte degli attivisti. Questa volta l'Italia viene risparmiata, perché gli ambientalisti di "Just Stop Oil" hanno preso di mira la National Gallery di Londra. Qui un ragazzo e una ragazza hanno rotto con piccoli martelli il vetro protettivo del famoso dipinto a olio "Venere Rokeby" di Diego Velazquez. La ong, che già in passato ha condotto proteste simili contro opere d’arte ed edifici pubblici famosi, ha dichiarato che l’azione era volta a chiedere al governo britannico di fermare immediatamente tutte le licenze per l’esplorazione, lo sviluppo e la produzione di combustibili fossili nel Regno Unito. Intanto il gesto degli eco-attivisti non è rimasto impunito.
La National Gallery ha infatti affermato che i due attivisti sono stati fermati e che il dipinto è stato rimosso dall’esposizione per consentire ai restauratori di esaminarlo. Just Stop Oil ha detto che i due attivisti hanno scelto di prendere di mira il dipinto a olio del XVII secolo perché era stato precedentemente usato dal movimento delle suffragette che chiedevano i diritti delle donne nel 1914. I manifestanti hanno dunque preso a martellate il pannello di vetro e poi hanno detto ai presenti: "Le donne non hanno ottenuto il voto votando. È tempo di fatti, non di parole". E ancora: "La politica ci sta deludendo. Ha deluso le donne nel 1914 e sta deludendo noi ora".
Nel frattempo neppure gli italiani di Ultima Generazione si risparmiano. E ancora una volta bloccano il traffico. Succede a Messina, dove gli ambientalisti hanno bloccato il traffico in Via Giuseppe Garibaldi all'altezza di via Loggia dei Mercanti. La protesta, come fa sapere il movimento in una nota, è cominciata alle 10.45 ed è finita alle 11.30 quando sono arrivate le forze dell'ordine che hanno sgomberato la carreggiata.
Il presidente Usa Donald Trump minaccia di imporre dazi del 100% ai film che non sono prodotti negli Stati Uniti. "Sì. Le tariffe cinematografiche... quello che hanno fatto - spiega - è che le altre nazioni hanno rubato i film, le capacità cinematografiche agli Stati Uniti. E ho detto a un paio di persone, cosa ne pensate? Ho fatto delle ricerche molto approfondite durante la scorsa settimana e stiamo facendo pochissimi film adesso. Hollywood viene distrutta. Ora, abbiamo un governatore incompetente, grossolanamente incompetente, che ha permesso che ciò accadesse. Quindi non sto solo incolpando le altre nazioni, ma molte di loro hanno rubato la nostra industria cinematografica. Quindi, se non sono disposti a fare un film negli Stati Uniti, dovremmo avere una tariffa sui film che arrivano".
Gli Houthi dello Yemen minacciano di continuare gli attacchi contro gli aeroporti israeliani, dopo che un missile lanciato domenica dai ribelli sostenuti dall’Iran ha fermato brevemente i voli e il traffico di pendolari nel principale aeroporto internazionale di Israele, lo scalo Ben Gurion di Tel Aviv. I ribelli avvertono le compagnie aeree che effettueranno "attacchi ripetuti" sull'aeroporto Ben-Gurion. Il portavoce militare degli Houthi, generale Yahya Saree, ha rilasciato una dichiarazione video: "Le forze armate yemenite annunciano che lavoreranno per imporre un blocco aereo globale al nemico israeliano prendendo di mira ripetutamente gli aeroporti, primo fra tutti l'aeroporto di Lod, chiamato da Israele aeroporto Ben-Gurion. Tutte le compagnie aeree internazionali sono invitate a prendere in considerazione questa dichiarazione e a cancellare tutti i voli verso gli aeroporti del nemico criminale per garantire la sicurezza dei loro aerei e dei passeggeri".
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia hanno eseguito oltre 40 interventi di natura fiscale nei confronti di imprese di noleggio a breve termine di unità da diporto prettamente battenti bandiera di Paesi a fiscalità privilegiata. Le Fiamme Gialle in sinergia con la Direzione Provinciale dell'Agenzia delle Entrate hanno accertato che le compagnie si sono avvalse in modo fraudolento delle agevolazioni sull'Iva per l'utilizzo delle imbarcazioni in acque territoriali comunitarie, recuperando oltre 3,6 milioni di euro, frutto dell'evasione fiscale.
Il porporato inglese Timothy Radcliffe si ferma per autografare una palla da baseball prima di entrare in Vaticano per la Congregazione dei cardinali. Appena sceso dalla Tesla che lo accompagna all’entrata dell’Aula del Sinodo il cardinale è stato fermato da Jason, statunitense del Colorado in Italia per lavoro, che gli ha chiesto un autografo su una delle sue palle da baseball: “Colleziono palle da baseball autografate e volevo che magari il prossimo Papa ne firmasse una” spiega l’uomo. Un hobby quello di Jason che va avanti da 35 anni, come racconta, e che riguarda non solo i potenziali Papi ma in generale i personaggi famosi. “Non c’è modo migliore che essere qua fuori e andare a pesca per vedere cosa porta la fortuna” aggiunge.