Proteste per le strade di Barcellona, in Spagna. Una manifestazione indipendentista e una contro-manifestazione nazionalista spagnola si sono svolte davanti alla sede della polizia nazionale in via Laietana, nella città catalana.
“Errare è umano, ma perseverare è diabolico.”
Un vecchio detto che vale più che mai nel mondo del business moderno.
Cambiare direzione, ripensare la propria offerta o rivoluzionare il proprio modello di business può sembrare una sconfitta, ma è esattamente l’opposto: è segno di lucidità strategica.
Eppure... c’è qualcosa che blocca.
Chi fa impresa lo conosce bene: è quella vocina che ti dice di resistere. Di insistere.
“Magari il prossimo trimestre andrà meglio.”
“È solo un momento di flessione.”
“Dopotutto, abbiamo sempre fatto così.”
Oggi i cicli si accorciano, i clienti mutano abitudini nel giro di pochi mesi e tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno stravolgendo interi settori.
Il time to market si è dimezzato. I margini si comprimono. La concorrenza arriva da direzioni inaspettate.
Ma c’è una buona notizia: il problema non è sbagliare. Il problema è non accorgersene in tempo.
C’è una mossa che può fare la differenza.
Una mossa strategica, concreta, spesso sottovalutata.
Che non tutti sanno quando fare.
E ancora meno sanno come farla bene.
È il Pivot.
No, non è una parola da startup.
E non significa buttare tutto per aria.
È una decisione chirurgica. È capire dove intervenire prima che sia troppo tardi.
A volte riguarda il prodotto.
Altre volte il canale.
Altre ancora, il modello di business stesso.
Scopri nel nuovo video firmato Central Marketing Intelligence come riconoscere il momento di fare pivot, quali forme può assumere e quali errori evitare per non rimanere bloccati su un binario morto.
E se vuoi approfondire questo e altri temi fondamentali per chi fa business e prende decisioni in azienda, c’è uno strumento pensato proprio per te:
“Think Big Data” – il manuale perfetto per l’imprenditore che ti guida con lucidità nel caos del mercato, con un approccio chiaro, concreto e guidato dai dati.
Perché cambiare idea non è debolezza. È intelligenza strategica!
A Jabaliya, nord della Striscia di Gaza, un attacco aereo israeliano ha centrato una casa. Residenti e passanti sono fuggiti in cerca di riparo mentre una colonna di fumo si alzava in aria. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver intimato l'evacuazione della casa in anticipo. L'attacco aereo è avvenuto dopo una notte di raid sulla città di Khan Younis che hanno causato decine di vittime. Un cameraman dell'Ap ha contato almeno 10 attacchi aerei sulla città nella notte scorsa, e ha visto numerosi corpi trasportati all'ospedale Nasser. L'obitorio dell'ospedale ha confermato l'uccisione di almeno 54 persone.
L'influencer messicana ventitreenne Valeria Marquez è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco mentre pubblicava un video in diretta sul TikTok, dove aveva quasi 100 mila seguaci. Lo riferisce la magistratura dello stato occidentale di Jalisco, dove è avvenuto l'omicidio. Marquez è stata assassinata nel suo salone di bellezza, a Zapopan. Il filmato mostra gli ultimi istanti di vita della giovane donna, vestita con una canottiera fucsia e con in mano un maialino di peluche colorato che le era appena stato regalato.
"Sei Valeria?" le chiede cordialmente una voce maschile fuori campo. "Si'", risponde Marquez con aria preoccupata. Al che l'influencer spegne il microfono e crolla pochi secondi dopo, freddata da più colpi d'arma da fuoco. Valeria Marquez non aveva mai denunciato minacce, ha dichiarato il sindaco di Zapopan, Juan Josè Frangie.
"Non abbiamo alcuna traccia (della vittima) negli archivi della procura o della polizia di Zapopan", ha spiegato Frangie. I primi risultati dell'indagine non suggeriscono ancora un collegamento tra il delitto e la criminalità organizzata. Zapopan si trova nella periferia di Guadalajara, capitale dello stato di Jalisco, roccaforte del potente cartello del narcotraffico Jalisco Nueva Generacion. Il cartello è una delle otto mafie latinoamericane (sei delle quali messicane) inserite nella lista delle organizzazioni "terroristiche" dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo un rapporto delle le Nazioni Unite, in Messico vengono uccise 10 donne al giorno e il 70% delle cittadine di eta' superiore ai 15 anni ha subito almeno una volta nella vita qualche forma di aggressione.
Per la 78esima edizione del Festival di Cannes è arrivato Tom Cruise con "Mission: Impossible - The Final Reckoning", l'ultimo (forse) capitolo della saga d'azione che vede la 62enne star dalla forma fisica da Top Gun penzolare da aerei ad alta quota da stuntman provetto quale continua ad essere appassionando schiere di fan nel mondo. Folla assiepata sotto il sole dal pomeriggio sperando che si fermi con i comuni fan: e cosi' e' stato, smoking nero, capelli più lunghi del solito, immancabili occhiali scuri, si è fermato autografando in lungo e in largo guardato a vista dalla security con un sottofondo suonato dal vivo della musica del film mentre in sala i vip lo attendevano per la premiere del film di Christopher McQuarrie, adrenalinico divertimento di puro cinema.