Eccoci al diario della kermesse, il punto di Fabrizio Biasin dal Festival di Sanremo 2024 in vista della terza serata. "Esplode il caso John Travolta, il grande artista che si presenta a Sanremo a fare il Ballo del qua qua", premette Biasin dopo il termine della conferenza stampa, che "è stata monopolizzata dal caso-Travolta", riprende. "Anche perché abbiamo scoperto e capito che il grande attore fesso non è: si è presentato con le sue scarpette ben griffate e pare abbia portato a casa anche una carriolata di soldi. In ogni caso, Amadeus ha spiegato che John Travolta sapeva tutto. Ma le scarpe? Sapevate oppure no? E hanno ammesso: quella è stata una svista. Ma ora, che succede? Intanto quelle scarpe ora tutti le conoscono". Tant'è, "tra poche ore la terza serata, si dovrebbe finire intorno all'1.30, in co-conduzione Teresa Mannino. Piccolo appunto finale: ieri sera abbiamo toccato l'Everest con Giovanni Allevi, mentre il picco più basso, ovviamente, è stato il Ballo del qua qua", conclude Fabrizio Biasin
I finalisti del Premio Strega 2025 sono Andrea Bajani, 'L’anniversario' (Feltrinelli), Nadia Terranova, 'Quello che so di te' (Guanda), Elisabetta Rasy, 'Perduto è questo mare' (Rizzoli), Paolo Nori, 'Chiudo la porta e urlo' (Mondadori), Michele Ruol, 'Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia' (TerraRossa). Abbiamo incontrato alcuni degli autori a Verbania, all'Hotel Majestic, prima dell'incontro del 10 giugno al Centro Eventi Il Maggiore di Verbania: ecco cosa ci hanno raccontato.
Vladimir Luxuria ha parlato con i cronisti presenti al Roma Pride 2025 e ha dedicato i suoi pensieri a Giorgia Meloni e al suo rapporto con Viktor Orban.l "La nostra presidente del Consiglio Giorgia Meloni è molto amica di quei bulli che sono al potere e che spesso fanno politiche omofobe ma soprattutto transfobe. Orban ha fatto una cosa che dovrebbe preoccupare anche qui in Italia. Nel cuore dell'Europa, non in una nazione sperduta, non cento anni fa: nel 2025, il prossimo 28 giugno, il Pride a Budapest è un reato. È un crimine. E mi scandalizza che quando avevamo Draghi, che per altro è un tecnico, prese posizione e condannò Orban. Adesso il silenzio assoluto. Chi tace acconsente. Qui non stiamo parlando solo di vietare il Pride, stiamo parlando di vietare una manifestazione. E quando si è silenti davanti alla libera manifestazione del pensiero si è complici di qualcosa che si chiama 'fascismo'".
Durante il Roma Pride 2025, sul carro di "Gender Queers of Rome" sono state esposte a testa in giù le sagome 'cartonate' di Donald Trump, J.K. Rowling, Bejamin Netanyahu ed Elon Musk. Sul carro campeggiano diverse bandiere palestinesi e la grande scritta "Free Palestine - Condanniamo il genocidio e i suoi sponsor".
In una nota la Lega ha espresso la sua condanna: “Esporre sagome a testa in giù di Netanyahu, Trump, Musk, J.K. Rowling come successo durante il Roma Pride è un’azione disgustosa, violenta e codarda: molto facile prendersela con politici, imprenditori o scrittori del mondo libero piuttosto che con i tagliagole islamici o con i terroristi di Hamas. Come è molto facile scendere in piazza per rivendicare l’orgoglio omosessuale a Roma, anziché in qualche Paese musulmano compresa la Palestina tanto di moda nei cortei arcobaleno”.
Un detenuto di 45 anni è evaso dall'ospedale Santo Spirito nel centro di Roma. È quanto riferisce il segretario generale del sindacato Fns Cisl Massimo Costantino. L'uomo, recluso nel carcere di Regina Coeli, era stato portato in ospedale per una visita medica ma dal Santo Spirito si è allontanato ed è ora ricercato. Nell'istituto di reclusione, secondo quanto riferisce Costantino mancano 130 unità di polizia penitenziaria a fronte di un sovraffollamento del 187,2%. "Tre evasioni in un giorno" dice Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria. "Questo fa salire del 700% le evasioni avvenute 'sulla fiducia' dello Stato".