Alexei Navalny è morto nella colonia penale n. 3 del distretto autonomo russo di Yamalo-Nenets, in Siberia. Secondo il Servizio penitenziario russo, Navalny è deceduto dopo essersi sentito male dopo una passeggiata "perdendo quasi subito conoscenza". L'attivista aveva trascorso mesi in isolamento da quando era stato incarcerato nel 2021, affrontando la punizione più di venti volte per infrazioni minori, come il non abbottonarsi correttamente l'uniforme della prigione.
Avvocato, classe 1976, Navalny nasce a Butyn da una famiglia di origini ucraine. Il suo impegno politico inizia nel 2000, quando aderisce al partito di opposizione Yabloko Nel 2008 lancia il suo blog, dal quale sferra le prime accuse di corruzione al governo, facendo da megafono alla dissidenza interna. Chiama a raccolta i manifestanti nelle grandi proteste del 2011 La lunga vicenda giudiziaria inizia poco dopo: nel 2015 col fratello Oleg viene ritenuto colpevoli di aver truffato il gruppo di cosmetici Yves Rocher.
La sentenza di Strasburgo arriva quando Navalny è già finito alla sbarra nel processo Yves Rocher, società russa che lo ha accusato di appropriazione indebita. Il 17 gennaio 2021 Navalny viene fermato all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca per aver violato la condizionale e viene incarcerato. Rientrava dalla Germania, dove aveva ricevuto cure per un avvelenamento dall'agente nervino Novichok, per il quale l'attivista ha chiamato direttamente in causa il Cremlino.
La sfida dell'attivista a Putin si sposta anche sul piano elettorale, con l'annuncio della sua candidatura per le presidenziali del 2018. Nel 2021 il Parlamento europeo insignisce Navalny con il premio Sacharov, riconoscendo il ruolo svolto nella lotta alla corruzione e per la salvaguardia dei diritti umani in Russia. A dicembre 2022 Navalny viene trasferito in una delle colonie penali più remote della regione di Yamalo-Nenets, in Siberia, nel tentativo di isolarlo dal resto del mondo
Sorrisi d'ordinanza, (finta) euforia, fotografi e telecamere. E tutt'intorno, i romani camminano, guardano e se ne vanno, incuranti. Non ha avuto molta fortuna l'ultima sceneggiata del Partito democratico porta la firma di Virginia Libero, segretaria dei Giovani dem che sembra fatta con lo stampino sul modello di Elly Schlein, la "capa".
La scenetta è stata allestita in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati. Un classico flashmob, come tanto piace alle opposizioni che sperano nell'effetto minima spesa massima resa. Non è stato questo il caso, però: i Giovani Democratici hanno messo davanti all'obelisco un piccolo albero di Natale addobbato con le consuete palle, sopra le quali hanno scritto le promesse del governo di Giorgia Meloni, dall'aumento delle pensioni ai centri in Albania. Il sapido gioco di parole e l'allusione alle "palle del governo" completano il quadretto, per la verità piuttosto sconsolante.
"Come Giovani Democratici abbiamo deciso di allestire un vero e proprio albero di Natale con tante palle quante sono le bugie che questo governo ci ha raccontato anche solo durante questo anno. Abbiamo appena visto una legge di bilancio, cambiata all'ultimo minuto, che non dà nessuna risposta alle esigenze reali degli italiani. Il carrello della spesa costa sempre di più, le bollette sono le più care d'Europa e gli stipendi continuano a diminuire. Con l'azione di oggi abbiamo voluto dimostrare al governo che i Giovani Democratici non accettano le loro bugie. Siamo e resteremo in prima linea per smascherare tutte le bugie di questo Governo e pretenderemo che venga detta la verità ai cittadini", ha spiegato la Libero ai cronisti. Tutt'intorno, la vita nella Capitale fluiva normalmente senza che nessuno si curasse della sua iniziativa.
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Un 19enne ecuadoriano è stato arrestato dai carabinieri di Milano con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di due minorenni. I presunti episodi risalgono al 12 agosto 2025 a Bussero e al 10 settembre dello stesso anno a Milano. I militari del Nucleo operativo Milano Porta Monforte hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal gip su richiesta della Procura di Milano. Secondo gli investigatori, l’arrestato avrebbe adottato un modus operandi simile in entrambi i casi, individuando le giovani di 15 e 16 anni nelle stazioni della metropolitana linea verde di Gorgonzola e Crescenzago, pedinandole fino alle loro abitazioni per poi assalirle all’ingresso di casa. Durante le violenze, il giovane era a bordo di un monopattino elettrico con dettagli arancioni e indossava un cappellino da baseball verde. Questi oggetti, insieme ad alcuni indumenti utilizzati durante gli episodi, sono stati ritrovati nel corso delle perquisizioni, contribuendo all’identificazione dell’indagato, che li avrebbe anche utilizzati per recarsi al lavoro.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato accolto dal presidente polacco Karol Nawrocki davanti al palazzo presidenziale di Varsavia. Durante il loro primo incontro, i due leader discuteranno temi legati alla sicurezza, all’economia e ai negoziati di pace in Ucraina. Nel corso della giornata, Zelensky incontrerà anche altri esponenti della politica polacca, tra cui il primo ministro Donald Tusk. La visita arriva dopo che i leader dell’Unione europea hanno deciso di concedere all’Ucraina un prestito senza interessi, destinato a sostenere le esigenze militari ed economiche del Paese nei prossimi due anni.
“Il prestito di riparazione significherebbe una guerra immediata. Pensateci. Ci sono due Paesi in guerra l’uno contro l’altro. Tu come terzo vai lì portando via un'enorme quantità di denaro da uno e dandola al suo nemico. Cosa significa? È guerra”. Lo ha detto il Primo ministro ungherese, Viktor Orban, a proposito degli asset russi.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev