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Torino, Meloni nel mirino dei centri sociali pro-Palestina: come riducono la sua foto

sabato 17 febbraio 2024
2' di lettura

Choc a Torino: durante la manifestazione dei centri sociali a sostegno della Palestina, un gruppo di protestanti ha dato fuoco alle immagini della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Un gesto inaccettabile nei confronti dei due leader. "L’esibizione di odio contro il presidente Meloni a Torino, in occasione di un corteo pro-Palestina organizzato da Centri sociali, coordinamento per Gaza, Collettivi studenteschi, Si Cobas e Cub, è oscena, vergognosa e raccapricciante", hanno sottolineato la senatrice FdI Paola Ambrogio e Roberto Ravello, dirigente del partito in Piemonte. 

"Bruciando l’immagine del primo ministro della nostra Repubblica, questi gruppi si sono spinti, ancora una volta, oltre il perimetro costituzionale", hanno proseguito gli esponenti di FdI. Siamo di fronte a "derive" che "non sono più accettabili e mi auguro - ha continuato la Ambrogio - che chi solidarizza con questi soggetti, dal sindaco Pd, Stefano Lo Russo, a Elly Schlein possa finalmente esprimere ferme parole di condanna, allontanandosi dal cono d’ombra dell’ambiguità". Ravello invece ha chiosato dicendo: "Nell'esprimere la nostra piena solidarietà e vicinanza al Presidente Meloni, non posso non interrogarmi sull'opportunità di autorizzare simili manifestazioni in futuro: minacce, odio e città devastata, questi sono gli unici risultati. Con la tragicità di un conflitto che, peraltro, finisce colpevolmente in secondo piano". 

A esprimere solidarietà alla premier anche il capogruppo FdI alla Camera Tommaso Foti: "A nome del gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, esprimo piena solidarietà al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per le continue violenze che è costretta a subire". Foti ha poi denunciato "una pericolosa deriva di violenza che non è più in alcun modo tollerabile e che travalica i limiti della legalità e del civile confronto politico". E ancora: "Ci auguriamo una netta presa di posizione da parte di tutto il mondo politico, primi fra tutti il sindaco di Torino e la segretaria del Pd Schlein, perché il girarsi dall'altra parte è altrettanto una colpa. Auspichiamo che i responsabili di questo gesto vengano presto individuati per rispondere di queste azioni deplorevoli nelle sedi di competenza".

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Martedì l'esercito israeliano ha diffuso un filmato che, secondo quanto affermato, mostrava le truppe in azione nella Striscia di Gaza. Nel video si vede un carro armato che avanza tra le macerie e soldati in azione. In una dichiarazione, l'esercito ha affermato che l'aviazione israeliana ha colpito più di 100 obiettivi nell'ultimo giorno. Negli attacchi nella notte su Gaza colpite un'abitazione familiare e una scuola trasformata in rifugio: almeno 60 persone sono rimaste uccise, secondo quanto riferito dai funzionari sanitari palestinesi.

Garlasco, il legale di Stasi: "I pm non lavorano su tesi strampalate"

“Adesso andiamo a spiegare tutto ai magistrati. Vediamo che domande ci fanno e rispondiamo. Non so se la riscriveremo la storia, so che la stiamo ridisegnando. Adesso vediamo questo disegno dove ci porterà, però c’è molta fiducia e molto rispetto per l’operato della magistratura che non credo operi sulla base di un’idea, come ho sentito, né tantomeno su tesi strampalate. Credo che sia un’indagine molto razionale, molto seria”. Così l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, al suo arrivo questa mattina al tribunale di Pavia per l’interrogatorio nell’ambito della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. “Io rispetto tutte le indagini, quelle del passato e quelle di adesso. Ci sono dei buchi nel passato. Un conto è criticare, un conto è rispettare. L’indagine del passato l’ho criticata, ma la rispetto. Quindi ovviamente uso terminologie rispettose”, ha precisato De Rensis. “Noi stiamo lavorando sperando di poter dimostrare che i fatti sono andati in maniera diversa, ma noi siamo spettatori. Questa è un’indagine della Procura e noi la rispettiamo”, ha concluso. 

Ucraina, Zelensky: "Ho detto a Trump: nessuna decisione senza di noi"

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