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Caserta, 56 anni di Daspo a 14 tifosi per gli scontri Casertana-Foggia

venerdì 8 marzo 2024
2' di lettura

La Polizia di Stato di Caserta ha identificato 14 tifosi coinvolti nei tafferugli avvenuti nel corso dell’incontro di calcio Casertana-Foggia, disputato il 4 dicembre 2023 presso lo Stadio “A. Pinto” di Caserta, valevole per il campionato nazionale di Lega Pro. Al termine delle attività investigative, condotte dalla Digos della Questura di Caserta, il questore Andrea Grassi ha emesso nei loro confronti la misura di prevenzione del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, meglio nota come “daspo”. Nel complesso, a carico dei 14 tifosi identificati sono stati comminati 56 anni di divieto di ingresso negli stadi di tutta Italia. Per due di loro, recidivi in quanto già destinatari della stessa misura negli scorsi anni, il provvedimento è stato adottato con l’aggiunta dell’obbligo di firma, prima e dopo la disputa degli incontri di calcio della propria squadra. Nel corso della partita, disputata nella serata del 4 dicembre 2023, parte di entrambe le tifoserie si rese protagonista di gravissimi comportamenti, pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, in particolare durante l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo, che determinarono la ripresa del match con oltre quaranta minuti di ritardo. Oltre ad accendere e lanciare fumogeni e petardi, introdotti illegalmente nell’impianto eludendo le operazioni di filtraggio a cura degli steward, i tifosi coinvolti nei tafferugli ingaggiarono un reciproco lancio di pietre e oggetti, finanche disfacendo parte del calcestruzzo degli spalti e dei rivestimenti dei bagni. Dopo aver divelto uno dei cancelli, parte della tifoseria di casa invase il rettangolo di gioco tentando di raggiungere il settore ospiti. Le indagini hanno consentito di individuare e identificare otto sostenitori della squadra di casa e sei tifosi ospiti, resisi responsabili, a vario titolo, dei reati di scavalcamento, lancio e porto di oggetti contundenti, travisamento ingiustificato del volto e danneggiamento aggravato, nonché delle lesioni subite dal personale della Polizia intervenuto nel settore ospiti per interrompere le violente condotte in atto. Negli scontri, infatti, sei operatori di polizia riportarono lesioni, mentre, grazie all’intervento del contingente in servizio di ordine pubblico, non si registrarono feriti tra gli spettatori.

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Ucraina, Tajani: “Colloqui difficili, la Russia sembra non volere l’intesa"

“E tutto molto difficile, la palla è in mano alla Russia che deve decidere cosa fare ma non mi sembra intenzionata ad accelerare i tempi del dialogo con l’Ucraina. Noi faremo i massimo per concludere questa stagione di guerre in Ucraina ma anche a Gaza, in Libia dove siamo riusciti a portare a casa gli Italiani che volevano tornare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della presentazione del secondo rapporto su “Sport e innovazione” alla Farnesina.

Albania, Rama accoglie Giorgia Meloni in ginocchio: le immagini

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arriva a Tirana per partecipare al sesto vertice della Comunità politica europea (Cpe) che si svolge nel cuore della città, in Piazza Skanderbeg. La premier è stata accolta, così come gli altri leader, dal primo ministro albanese Edi Rama, il quale si è inginocchiato al suo arrivo. Il summit riunisce 52 leader europei, tra capi di Stato o di Governo insieme ai capi delle principali istituzioni europee e internazionali. Per la prima volta l’appuntamento si tiene nei Balcani occidentali e, come sottolinea il sito ufficiale, “si svolge in un momento in cui l'Europa si trova a un punto di svolta critico. Una guerra persiste sul suo fianco orientale. Le tensioni stanno aumentando a livello globale. Minacce ibride, coercizione economica e sconvolgimenti tecnologici stanno mettendo alla prova la resilienza democratica e richiedono risposte europee più coordinate”.

Garlasco, il legale della famiglia Poggi: "Noi siamo per la verità già accertata"

"Dopo 18 anni fa specie pensare che all'epoca non scavarono nemmeno nel giardino di Stasi e non guardarono nemmeno nei mille canali che circondano Garlasco e la casa di Stasi. Comunque bene che si facciano questi approfondimenti, so che sono costosi e faticosi quindi bisogna avere rispetto per le istituzioni che vogliono approfondire". Così lo storico legale della famiglia di Chiara Poggi, l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, entrando in tribunale a Pavia per l'incidente probatorio. Gli agenti della Scientifica incaricati avranno il compito di confrontare le tracce biologiche sulle unghie di Chiara Poggi e quelle presenti in altri reperti della scena del delitto e sulle impronte raccolte con para-adesivi dal Ris di Parma con il dna di Andrea Sempio, Stasi, altri uomini della famiglia Poggi e di frequentatori della villetta di via Pascoli dove la 36enne fu trucidata il 13 agosto 2007. "È chiaro che noi siamo per la verità che è già stata accertata - ha continuato Tizzoni - non ci opponiamo agli accertamenti che devono farsi anche perché non potremmo farlo. Speriamo solo che tutto venga letto assieme a quello che è stato fatto prima altrimenti sarebbero dei lavori inutili".

Parolin: "Incontro Vance-Papa lunedì? Ancora tutto da decidere"

"Faccia a faccia Vance-Leone XIV lunedì? Non lo so. Il problema è che ci sono tante delegazioni. I tempi sono molto stretti e quindi si tratterà di vedere se c'è spazio. Probabilmente il protocollo sta lavorando in questo senso, ma non ho notizie dell'ultima ora. Immagino che Vance abbia il desiderio di incontrare il Papa". Lo ha detto il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, a margine di un evento all' Augustinianum.