Nel corso di un evento alla Casa Bianca per celebrare il mese del patrimonio ebraico americano, il presidente Joe Biden ha condannato la richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale di richiedere mandati di arresto per i leader israeliani in relazione alla guerra di sette mesi a Gaza. La Cpi ha infatti richiesto che venga emesso un mandato di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro della Difesa Yoav Gallant e tre leader di Hamas: Yahya Sinwar, Mohammad Deif e Ismail Haniyeh. I cinque sono accusati di crimini di guerra. Biden ha respinto la richiesta dei mandati e ha criticato l'idea di un'equivalenza tra Israele e Hamas: "Lasciatemi essere chiaro: contrariamente alle accuse rivolte a Israele dalla Corte internazionale di giustizia, quello che sta accadendo non è un genocidio. Noi lo rifiutiamo".
Nel giorno in cui si celebra il 43° anniversario della legge 164 del 1982, che per la prima volta ha riconosciuto legalmente in Italia le persone trans consentendo la rettifica anagrafica del sesso nei registri dello stato civile, ha preso il via il primo Trans Pride Milano. Il corteo è partito da piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione centrale, e ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone che hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta: “contro ogni repressione trans e rivoluzione”. “Oggi si celebra il primo Trans Pride di Milano, il 4 maggio è una data particolare per noi perché nel 1982 fu approvata la 164, che è l’unica legge ad oggi che regola i nostri percorsi di affermazioni di genere”, ha dichiarato Alec di Trans Pride Milano. “È una legge che ha i suoi tempi, insomma sono passati 43 anni, però è tempo appunto di creare altre alternative, di iniziare ad ascoltare la comunità sotto questo fronte, soprattutto di smetterla di fare tavoli in cui noi non ci siamo, in cui si parla di noi però e i percorsi che vengono proposti non sono ciò che noi desideriamo”, ha concluso.
Il corteo dell'orgoglio granata e della protesta anti-Cairo dei tifosi del Torino.
"Siamo qui con un'unica missione: il ritorno all'ordine costituzionale, il ritorno alla democrazia. Non ho altro obiettivo che il primo posto per il popolo rumeno". Lo ha detto il candidato nazionalista di estrema destra George Simion, presentandosi a un seggio elettorale della capitale Bucarest, al fianco di Calin Georgescu, che aveva superato il primo turno delle precedenti elezioni poi annullate dalla corte suprema. Da parte sua, Georgescu ha definito il nuovo voto "una frode orchestrata da coloro che hanno fatto dell'inganno l'unica politica di Stato", ma ha affermato di essere lì per "riconoscere il potere della democrazia, il potere del voto che spaventa il sistema, che terrorizza il sistema".
Una famiglia di escursionisti, dopo aver perso la strada del rientro e smarritisi in un bosco sopra l’abitato di Giaveno, nel Torinese, a 1.100 metri d’altitudine, hanno richiesto aiuto: in buone condizioni di salute sono stati salvati e portati al sicuro dagli elisoccorritori dei Vigili del fuoco.