Le famiglie di cinque soldatesse israeliane che sarebbero ancora nelle mani di Hamas hanno diffuso il video del rapimento delle militari, il 7 ottobre scorso, da parte dei terroristi e poi nelle prime ore della prigionia a Gaza.
Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniella Gilboa e Naama Levy sono state prelevate nella base dell'Idf di Nahal Oz, nel sud dello Stato ebraico. Nella clip, tratta da bodycam degli uomini del movimento estremista palestinese, le ragazze insanguinate e ferite sono nelle mani dei terroristi. Uno di loro minaccia di ucciderle, chiamandole "cagne". Un altro miliziano dice a una ragazza: "Ecco le sioniste che possono rimanere incinte, sei bella".
"Sono scioccato dal video che documenta il rapimento delle nostre care soldatesse. Continueremo a fare di tutto per riportarle a casa", ha commentato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "La brutalità dei terroristi di Hamas non fa che rafforzare la mia determinazione a lottare con tutte le forze fino alla loro eliminazione per garantire che ciò che abbiamo visto stasera non si ripeta mai più", ha aggiunto Netanyahu, secondo quanto riporta il sito di Canale 12.
"Il mondo deve guardare a questa crudele atrocità. Chi ha a cuore i diritti delle donne e chi crede nella libertà deve parlare apertamente e fare tutto il possibile per riportare a casa tutti i 128 ostaggi nelle mani di Hamas", sono invece le parole su X, l'ex Twitter, del presidente israeliano Isaac Herzog. "Cinque giovani donne trascinate via dai mostruosi terroristi di Hamas - spiega Herzog -. Sono state picchiate, minacciate di stupro e brutalmente prese in ostaggio dai terroristi. Liri, Karina, Agam, Daniella e Naama sono ancora nelle loro mani, lottiamo per riportarle a casa".
In Thailandia, un civile è stato ucciso da un attacco missilistico cambogiano in un villaggio vicino al confine con la Cambogia. La vittima, uccisa dalle schegge di una granata, è stata identificata dall'esercito reale thailandese come Don Patchaphan, 63 anni. L'esercito thailandese ha condannato l'attacco e ha identificato i razzi utilizzati come BM-21. Le riprese video hanno mostrato schegge sparse in un villaggio nel distretto di Kantharalak, nella provincia di Sisaket, a circa 10 chilometri dal confine con la Cambogia.
È stato diffuso dalla polizia il video dell'uomo sospettato essere l'autore della sparatoria alla Brown University a Providence, Rhode Island, in Usa, che ha provocato la morte di due studenti.Nel video si vede un uomo di spalle mentre lascia l'edificio camminando verso Hope Street. Le autorità hanno chiesto la collaborazione di chi ha informazioni utili a identificarlo. Secondo quanto riferito dai testimoni, l'uomo potrebbe aver indossato una maschera mimetica grigia, ha dichiarato il vice capo della polizia di Providence, Timothy O'Hara. Intanto l'Fbi ha lanciato un sito di segnalazioni per permettere ai cittadini di inviare foto e video prove che potrebbero avere del sospettato.
Tragedia a Bondi Beach, Sydney, dove è avvenuta una sparatoria. La polizia ha fatto sapere di aver fermato due sospetti. Il fuoco è stato aperto durante la celebrazione di Hanukkah, la "Festa delle Luci" ebraica, alla quale stavano prendendo parte circa 2.000 persone. "Le scene a Bondi sono scioccanti e angoscianti. Polizia e soccorritori sono sul posto per salvare vite. I miei pensieri sono con ogni persona coinvolta", ha affermato il premier australiano Anthony Albanese.
Ecco le immagini di un omo che disarma uno degli attentatori di Sydney