CATEGORIE

Daniele Regolo, il libro-inchiesta del manager non udente

di Gigia Pizzulo lunedì 27 maggio 2024
2' di lettura

Nel 1824, nonostante la sordità, Beethoven riuscì a comporre uno dei capolavori della musica classica: la Nona sinfonia con l’Inno alla gioia. Edison nel 1879 brevettò la lampadina, trovava la perdita dell’udito un vantaggio: l’assenza di rumori gli permetteva di concentrarsi sul suo lavoro. Erano anni di moti carbonari e di rivoluzioni industriali. E oggi, nell’era moderna, quella fatta di tecnologia e intelligenza artificiale siamo ancora lontani da quella emancipazione sociale di cui si parla tanto. Dopo centinaia di visite in altrettante aziende, per affrontare temi legati alla disabilità e alla diversity & inclusion, l’imprenditore Daniele Regolo ha deciso di scrivere un saggio sulle varie esperienze incontrate. “La formula dell’unicità. Un nuovo percorso verso l’inclusione” presentato giovedì sera a Torino, presso il Teatro Cafè Muller, davanti ad una platea di dirigenti di azienda e ceo di società, vuole porre l’attenzione su quanto ancora c’è da fare per affrontare la diversità nella realtà produttive. L’autore, manager prestato all’editoria, è affetto da sordità e per lui quello dell’essere accettati sul posto di lavoro come “pari” è argomento di strettissima attualità. «Bisogna lavorare sul processo di rimozione delle barriere che ci circondano – spiega - siano esse fisiche o culturali, quale che sia la nostra specifica condizione di esseri umani». E aggiunge: «L’evoluzione tecnologica e una crescente consapevolezza rendono possibili impieghi in ruoli fino a poco tempo fa non contemplati. L’intelligenza artificiale oggi spaventa, ma se noi siamo saldi al timone, ci aprirà nuovi spazi di vera integrazione». Il libro presentato con la formula del book tour dopo la tappa di Brescia, fatta lo scorso marzo, e di Torino, ha in calendario due appuntamenti anche nel centro Italia.

Nel video, un servizio sulla presentazione del libro di Daniele Regolo

tag
daniele regolo

Ti potrebbero interessare

Daniela Santanchè, slitta il processo: insorgono i pm, scontro in magistratura

Rinviato al prossimo 16 settembre il processo per falso in bilancio a carico della ministra del Turismo Daniela Santanchè e altri imputati, tra cui ex manager e sindaci delle società del gruppo Visibilia. Lo hanno deciso i giudici della seconda penale di Milano, che così avranno il tempo di valutare l’estromissione delle parti civili, i piccoli soci della holding. 

A contestare il rinvio sono stati i pm Marina Gravina e Luigi Luzi, che hanno segnalato il rischio prescrizione, evidenziando "l'interesse della giustizia per la ragionevole durata del processo: con questi ritmi - hanno detto - rischiamo di andare troppo in là". Alla fine, però, dopo un botta e risposta tra i pm e il presidente Giuseppe Cernuto, è stato confermato il rinvio. Intanto, il Tribunale ha dichiarato nullo il capo d’imputazione nei confronti di Visibilia srl, escludendo la società dal processo. I giudici, accogliendo l'eccezione della difesa della società, col legale Giovanni Morgese, hanno dichiarato "nullo" il capo di imputazione formulato dai pm nei confronti della srl per "indeterminatezza" e "genericità" con "compromissione del diritto di difesa". Gli atti su questa accusa, dunque, tornano alla Procura e il processo va avanti per gli altri 16 imputati, ministra compresa. 

Parlando con i cronisti a margine della presentazione del Mondiale open di sci nautico, la Santanchè ha dichiarato: "Preferirei l'assoluzione piena, ma questo non dipende certo da me". Sulla decisione dei giudici di rinviare tutto a settembre ha detto: "Soddisfatta? Mi soddisfa quando le cose vengono fatte bene". 

Matteo Salvini inchioda Macron: "Lascia stare il bazooka"

"È chiaro che i dazi non sono una buona notizia". Matteo Salvini invita tutti alla prudenza. A margine dell'inaugurazione del Ponte di Tor Vergata, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture mette in guardia l'Ue: "Non penso che l'Europa possa infilarsi in una guerra commerciale con Stati Uniti e Cina, che la vedrebbe sicuramente perdente". Per il leader della Lega, serve dunque "calma e buonsenso" e soprattutto evitare dichiarazioni incendiarie: "Chi parla di bazooka non fa un buon servizio alla trattativa, né all'Italia né all'Europa". Il riferimento è alla Francia di Emmanuel Macron, che contro Donald Trump e le sue tariffe continua a invocare rappresaglie.

Il riferimento è ad alcuni esponenti europei che hanno gettato benzina sul fuoco: "Rido o tremo all'idea che qualcuno si sieda al tavolo con Trump parlando di bazooka. La trattativa finirebbe male. Spero sia solo una sciocchezza detta da qualcuno che aveva caldo". E ancora: "Ursula von der Leyen potrebbe togliere i dazi oggi stesso, senza aspettare mille giorni". Ma non solo perché "dovrebbe azzerare il Green Deal, la burocrazia e tutto il resto. Se non lo fa vuol dire che o non ha capito o è in mala fede. Speriamo che ottenga buoni risultati, ma il passato non depone a suo favore, né a favore della capacità di trattativa dell'Unione Europea". 

Il segretario del Carroccio è convinto che "con Trump si tratta perché si deve trattare per abbassare questo 30% che sarebbe pesante per nostre imprese. Trump sta trattando con tutto il mondo non vedo perché non dovrebbe trattare con noi, ma ciò che la Ue deve decidere è liberare le aziende italiane ed europee da una burocrazia che è folle".

Ucraina, Trump minaccia Putin: "Pace in 50 giorni o dazi al 100%"

Ultimatum del presidente americano Donald Trump all'omologo russo Vladimir Putin sull'Ucraina. "Sono scontento della Russia: imporremo dazi secondari al 100% a chi commercia con Mosca se non avremo un accordo entro 50 giorni", minaccia il leader di Washington ricevendo il segretario generale della Nato Mark Rutte alla Casa Bianca. "Bene che mostri un atteggiamento duro con il Cremlino, ma 50 giorni sono un periodo molto lungo", commenta l'alta rappresentante europea Kaja Kallas. Confermato l'invio di missili Patriot a Kiev "nel giro di pochi giorni" e che pagherà la Nato, ovvero l'Europa. Intanto oggi a Bruxelles è in programma una riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea.

Minori, Ue presenta app per verifica età su social

La Commissione Ue ha presentato nuove linee guida per la protezione digitale dei minori e un’app per la verifica dell’età online. Ad annunciarlo è stata la vicepresidente Henna Virkkunen: il progetto rientra nel Digital Services Act e coinvolge in fase pilota Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca. Il prototipo permette di verificare se l’utente ha più di 18 anni senza condividere dati personali. L’obiettivo è tutelare la privacy e fissare un “gold standard” per l’età digitale. L’app, che sarà parte del portafoglio europeo di identità digitale, atteso entro il 2026, potrà essere usata, ad esempio, per l’accesso a contenuti riservati.