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Franco Di Mare, il Moige dedica al giornalista Rai il premio alla carriera "ad memoriam"

venerdì 21 giugno 2024
1' di lettura

"Per essere stato un esempio coerente di vita, senza soluzione di continuità tra passione per il proprio lavoro, svolto con determinazione e grande professionalità ed espresso in tanti servizi e programmi televisivi, e l'amore per la famiglia, con l'espressione di una dolcissima e convinta paternità nata proprio nello svolgimento del suo lavoro. Un esempio per colleghi e nuove generazioni che non può essere dimenticato". Questa la motivazione con cui il Moige (Movimento italiano genitori) ha dedicato a Franco Di Mare, storico giornalista Rai scomparso per una grave malattia poco più di un mese fa, il premio alla carriera 'ad memoriam'. A ritirare la targa la figlia, Stella Di Mare, e la moglie Giulia Berdini.

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Benchmark di Marketing e come darsi i giusti obiettivi!

Nel marketing digitale c’è un paradosso silenzioso.
Uno di quelli subdoli, che sembrano innocui… finché non ti accorgi di quanto ti stanno costando.

Ogni giorno guardiamo i nostri numeri: clic, CPC, impression, traffico.
Magari crescono. Magari no.
Ma in entrambi i casi, facciamo una cosa pericolosa: li prendiamo per buoni.

“Abbiamo fatto +8% quest'anno, tutto ok.”
Davvero?
E se il tuo settore è cresciuto del 20%?
Quel +8, improvvisamente, non è più un progresso. È un segnale d’allarme.

Il problema è questo: i numeri, da soli, non bastano più.
Non ti dicono quanto sei forte. Ti dicono solo quanto sei… rispetto a te stesso.
Ma nel business, il confronto che conta è con il mercato.

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Gasparri, "i banchi a rotelle": come manda in tilt i 5 Stelle, caos in aula

Momento polemico assai gustoso questa mattina al Senato, dove l'aula di Palazzo Madama è chiamata a votare la fiducia sulla legge di bilancio. La discussone come spesso accade in questi casi è scivolata su argomenti per così dire laterali. 

"Voglio ringraziare il ministro Giorgetti per il lavoro che ha condotto insieme a tutto il governo. Perché, probabilmente, grazie a questa legge di bilancio usciremo dalla procedura di infrazione. Ed è un risultato storico per il nostro Paese, perché vuol dire risparmiare interessi sul debito pubblico. Noi abbiamo ottenuto molti risultati in questi anni. Quando si emettono i titoli pubblici c'è la ressa a comprarli. Vuol dire credibilità del nostro Paese", ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo in dichiarazione di voto sulla manovra.

"Le società di rating hanno promosso l'Italia, e quelli che oggi dicono che non contano erano i primi a parlare quando i giudizi erano negativi. Quindi io credo che possiamo essere soddisfatti. Il tasso di inflazione era all'8% nel 2022 e oggi è sotto il 2 per cento. Vuol dire tutelare il potere d'acquisto delle famiglie. I salari devono crescere, è vero, ma in questi anni sono cresciuti più di quanto non fossero diminuiti prima. È una tendenza che dobbiamo incoraggiare. E questo governo, con il ministro Zangrillo, ha rinnovato i contratti di lavoro per tante categorie. Se poi qualche sindacato non firma quei contratti, vuol dire che non vuole gli aumenti retributivi per i lavoratori". 

Quindi la battuta fulminante: "Questo governo ha rinnovato decine di contratti di lavoro per tante categorie. Vuol dire miglioramento dei salari, potere d'acquisto. Siamo quelli che hanno tagliato il cuneo fiscale, vuol dire aiutare famiglie e i redditi. Certo dobbiamo fare di più ma non abbiamo comprato i banchi a rotelle. Abbiamo pensato ai bonus libri e a bonus per la scuola, anche paritaria".

Parole che hanno fatto scattare le proteste del Movimento Cinque Stelle. "La lingua batte dove la ruota gira. Voteremo a favore perché l'Italia cresca ancora. Fatevi un giro sui banchi a rotelle", a tagliato corto beffardo Gasparri.

A chiudere la querelle ci ha pensato il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Chiudiamo ancora con i banchi a rotelle, sono diventati un cult di quest'aula". 

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev - agenziavista.it

Ladri in casa, beccati così: come svaligiano tutto

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, ha eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di 4 cittadini albanesi, di età tra i 25 e i 28 anni, in quanto ritenuti responsabili di furti in abitazione commessi in territorio Veronese. Il gruppo criminale operava in tutti i quartieri cittadini, in orario pomeridiano e serale, adottando sempre la stessa tecnica: dopo aver individuato l’abitazione da depredare, due componenti rimanevano nell’autovettura, allo scopo di sorvegliare l’area circostante, mentre altri due scendevano, muniti di strumenti atti all’effrazione, tra cui anche un flessibile contenuto in un borsone. In pochi minuti, in genere meno di un quarto d'ora, mettevano a soqquadro l’intero appartamento in cerca di monili, oggetti di valore e denaro.

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Violente proteste lunedì sera nella capitale dell'Albania, Tirana. In piazza i sostenitori del Partito Democratico albanese che hanno manifestato contro il governo. Alcune molotov sono state lanciate contro gli uffici del primo ministro Edi Rama, provocando degli incendi. Il Partito Democratico Albanese, all'opposizione, ha accusato il Partito Socialista al governo di brogli elettorali e di erosione della democrazia nel Paese, questioni contro cui protesta da mesi.