Giornata infernale per Roma, che per tutto il giorno è stata accerchiata da incendi e devastazione. Il più grande quello che ha interessato la zona della Pisana, Magliana, Aurelia, fino a Trigoria. Un maxi rogo che ha impegnato vigili del fuoco e protezione civile fin dalle prime ore del pomeriggio e che ha interessato un'area campestre di circa 2 kmq vicino al Gra. Paura per alcuni residenti dopo che le loro case sono state lambite dalle fiamme. Il parco giochi Hydromania è stato evacuato, su decisione dei responsabili, per l'aria irrespirabile e il fumo che ha invaso tutta l'area. Ora, in ogni caso, la situazione sembra essere sotto controllo. Anche se gli elicotteri dei Vigili de fuoco sono ancora in volo. Il 118, inoltre, ha installato un centro di assistenza nella zona per le persone che manifestavano segni di intossicazione da fumo.
Il rogo sarebbe partito da una macchina parcheggiata in una strada secondaria e data alle fiamme. Per fortuna, non risultano persone ferite. Anche se il fumo ha invaso la carreggiata in entrambe le direzioni ed è stato visibile per diverso tempo anche da altri quartieri. A favorire l'espansione dell'incendio il vento caldo delle scorse ore. Sul rogo e le sue cause indaga ora la polizia.
Valletta a Sanremo con Pippo Baudo, al cinema con Carlo Verdone nel cult In viaggio con papà: sarà Tiziana Pini la prossima protagonista di "Soggetti smarriti". Appuntamento con l'intervista di Alessandro Dell'Orto su Libero di domenica 21 dicembre.
Venerdì l'amministrazione Trump ha lanciato attacchi militari in Siria per "eliminare" i combattenti e i siti di armi dello Stato Islamico, in rappresaglia per un'imboscata in cui sono morti due soldati statunitensi e un interprete civile americano quasi una settimana fa. L'operazione è stata ribattezzata "Occhio di falco".
Un funzionario statunitense lo ha descritto come un attacco "su larga scala" che ha colpito 70 obiettivi in aree della Siria centrale dotate di infrastrutture e armi dell'Isis. Un altro funzionario statunitense, che ha parlato a condizione di anonimato per discutere di operazioni delicate, ha affermato che sono previsti ulteriori attacchi. "Questo non è l'inizio di una guerra, è una dichiarazione di vendetta. Gli Stati Uniti d'America, sotto la guida del presidente Trump, non esiteranno mai e non cederanno mai nel difendere il nostro popolo", ha dichiarato il Segretario alla Difesa Pete Hegseth sui social media. Il Comando Centrale degli Stati Uniti, che sovrintende alla regione, ha dichiarato in un post sui social media che jet, elicotteri e artiglieria americani hanno impiegato più di 100 munizioni di precisione su obiettivi siriani.
Il presidente Trump ha promesso "ritorsioni molto gravi" dopo la sparatoria nel deserto sirian. Le vittime facevano parte di centinaia di soldati statunitensi schierati nella Siria orientale come parte di una coalizione che combatte il gruppo terroristico. Durante un discorso tenuto venerdì sera nella Carolina del Nord, il presidente ha definito l'operazione un "attacco massiccio" che ha eliminato "i criminali dell'Isis in Siria che stavano cercando di riorganizzarsi".
Venerdì l'amministrazione Trump ha lanciato attacchi militari in Siria per "eliminare" i combattenti e i siti di armi dello Stato Islamico, in rappresaglia per un'imboscata in cui sono morti due soldati statunitensi e un interprete civile americano quasi una settimana fa. Il presidente Donald Trump ha promesso "ritorsioni molto gravi" dopo la sparatoria nel deserto siriano, di cui ha attribuito la responsabilità all'Isis. Le vittime facevano parte di centinaia di soldati statunitensi schierati nella Siria orientale come parte di una coalizione che combatte il gruppo terroristico. Durante un discorso tenuto venerdì sera nella Carolina del Nord, il presidente ha definito l'operazione un "attacco massiccio" che ha eliminato "i criminali dell'Isis in Siria che stavano cercando di riorganizzarsi".
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dell’intensificazione delle attività di contrasto del fenomeno della fabbricazione e della vendita di fuochi d’artificio illegali e pericolosi, hanno sequestrato oltre 300mila artifici pirotecnici, per un peso complessivo di 2 tonnellate e mezzo, e denunciato 7 responsabili, a vario titolo, per ricettazione, fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, omessa denuncia di materie esplodenti e inosservanza delle norme in materia di pubblica sicurezza, di cui due sono stati tratti in arresto in flagranza di reato. Gli interventi sono stati eseguiti dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria Napoli, Gruppo Pronto Impiego Napoli, Gruppo Frattamaggiore, Gruppo Nola, Compagnia di Casalnuovo di Napoli e Compagnia di Ottaviano e hanno riguardato rispettivamente le zone di Casoria, Ercolano, Nola, Acerra, San Giuseppe Vesuviano e Napoli.