"Chiaramente qualunque manifestazione svolta in violazione del divieto sarebbe illegale. Poi vediamo, la situazione sarà gestita dalle forze dell'ordine con il solito equilibrio, mi fido della loro capacità di confinare in un quadro di legalità senza turbative per la sicurezza pubblica. Sono decisioni che vanno prese sul campo, che si alimentano e beneficiano della saggezza e dell'equilibrio del personale che è sul campo".
Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, al termine del G7 dell'Interno a Mirabella Eclano (Avellino), rispondendo a una domanda sull'eventuale svolgimento di manifestazioni pro Palestina questo fine settimana nonostante il divieto a ridosso dell'anniversario del 7 ottobre.
"I numeri sono sotto monitoraggio degli organismi delle forze di polizia - ha spiegato Piantedosi - c'è una posizione di principio e una operativa. La posizione di principio è stata presa, poi vediamo lo scenario che si realizza. Mi piace sottolineare che non tutti i proponenti delle manifestazioni hanno deciso che vorranno scendere in piazza comunque, c'è stata una sigla importante rappresentativa della difesa dei diritti dei palestinesi in Italia che ha accettato il divieto come invito a riprogrammare una manifestazione che fosse scevra dai problemi individuati dalle autorità di pubblica sicurezza, programmandola sabato prossimo. Era chiaro che, essendo vicino al 7 ottobre e per il modo con cui erano stati fatti i preavvisi, era a rischio di celebrazione di un eccidio, che va censurato per l'intrinseco disvalore ma anche perché poteva essere foriero di alimentazioni di turbative su piazza".
Manifestanti a Bologna invadono la tangenziale: si è svolta questa mattina la manifestazione con corteo preavvisata dalle organizzazioni sindacali Cgil, Fim-Cisl e Uilm, a cui hanno aderito i lavoratori del settore metalmeccanico provenienti da tutta la Regione Emilia-Romagna. I manifestanti, spiega la questura, dopo essersi radunati in circa 10mila presso il Parco Nord, anziché seguire il percorso cittadino concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia che, viene spiegato, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza. I manifestanti, disattendendo le prescrizioni, hanno dunque fatto ingresso in tangenziale creando il blocco della circolazione stradale sul tratto della tangenziale interessato. I dimostranti, spiega la questura, verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali.
I carabinieri della Compagnia di Patti, con il supporto dei militari dei reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, hanno eseguito, a Patti e a Castelvetrano, un decreto fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale di Messina, nei confronti di 5 cittadini tunisini (di età compresa fra i 25 ai 42 anni), alcuni dei quali dimoranti nella provincia messinese, tra Capo d'Orlando e Patti. Il decreto di fermo è stato emesso poiché sussiste il pericolo di fuga e vi sono gravi indizi a carico degli indagati per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravata anche dalla disponibilità di armi, nonché per un episodio di sbarco di immigrati clandestini avvenuto la sera del 12 giugno sulla costa trapanese. Nella nottata del 12 giugno, infatti, gli indagati avrebbero trasportato illegalmente, dalla Tunisia fino al litorale trapanese, circa 20 migranti, i quali, immediatamente dopo l'arrivo sulla spiaggia, sono stati individuati e rintracciati dai carabinieri delle Compagnie di Trapani, Marsala e Mazara del Vallo, che hanno operato in stretto coordinamento con i carabinieri delle Compagnia di Patti. Gli stranieri sbarcati, di nazionalità tunisina, tra cui 2 donne e 5 minori, sono stati soccorsi e trasferiti presso il Cpr di Trapani per essere sottoposti a controlli sanitari e alle procedure di identificazione.
Un piccolo aereo si è schiantato giovedì vicino all'aeroporto di Beverly, nel Massachusetts, uccidendo una persona a bordo e ferendone un'altra. Secondo la polizia di Beverly, l'incidente è avvenuto mentre l'aereo monomotore stava decollando dall'aeroporto regionale di Beverly intorno alle 8.50 (le 14.50 in Italia). Le riprese dell'elicottero della WCVB mostrano i rottami su una carreggiata contro un palo della luce. Erano visibili detriti tra gli alberi vicino alla strada, insieme ad altri detriti sparsi sul marciapiede. L'altro uomo è rimasto gravemente ferito ed è stato portato via con l'ambulanza.
Venerdì è scoppiato un incendio e alcune auto sono state distrutte in seguito a un attacco iraniano nel sud di Israele.L’esercito israeliano ha affermato che “le sirene hanno suonato in diverse aree di Israele in seguito all’identificazione di missili lanciati dall’Iran” verso Israele. I servizi di emergenza non hanno segnalato vittime ma hanno diffuso un video che mostra auto in fiamme e una grande nuvola di fumo che si alza vicino ad alcuni edifici.