Una accoglienza speciale per Giorgia Meloni a Budapest: il premier ungherese Viktor Orban, padrone di casa, saluta l'omologa italiana baciandole entrambe le mani. I due leader, che secondo molti osservatori rivestiranno un ruolo centrale in Europa dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, hanno poi riso di gusto insieme scambiandosi qualche battuta davanti ai giornalisti.
Il rapporto tra Trump e l'Unione europea è stato al centro del summit ungherese, a cui hanno partecipato 42 leader europei (di cui 25 Ue, assenti Olaf Scholz e Pedro Sanchez). Il neo-presidente degli Usa è stato eletto dagli americani e difende gli intessi degli americani e degli Stati Uniti. Com'e' giusto che sia. L'Ue è in grado di svegliarsi e difendere i propri? Può garantire da sola la propria sicurezza e proteggere il proprio mercato? Oppure deve delegare la sicurezza ad altri ed essere un perenne cliente? Sono le domande che il presidente francese Emmanuel Macron ha posto durante il suo intervento. E ha esortato a rispondere a questa ennesima chiamata e scrivere la storia invece di leggere quella scritta dagli altri.
Già al loro arrivo i vari capi di Stato o di governo hanno cercato di dettare la linea: con Trump abbiamo già lavorato, lo conosciamo, e possiamo tornare a lavorarci ancora. La presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, interrogata sui dazi ha insistito: "Abbiamo interessi comuni e lavoreremo su quello". Il presidente del Consiglio Charles Michel ha cercato invece di agire sull'ego del tycoon: "Cosa penserà la Cina degli Stati Uniti se si mostrano deboli con la Russia?".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Le forze dell'ordine stanno presidiando anche domenica mattina il quartiere Vanchiglia a Torino dove da giovedì è in atto lo sgombero del Centro Sociale Askatasuna. Sabato scontri in città durante la Manifestazione “Aska non si chiude”. Undici gli agenti feriti.
Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha dichiarato che un possibile incontro trilaterale tra i rappresentanti di Stati Uniti, Russia e Ucraina non è attualmente in fase di organizzazione. Ushakov si è poi detto scettico sulle modifiche che Unione Europea e Ucraina vogliono apportare al piano di pace. "Sono più che certo che le disposizioni che gli europei, insieme agli ucraini, hanno introdotto e stanno tentando di introdurre violano chiaramente i documenti e compromettono la possibilità di raggiungere una pace a lungo termine", ha detto il funzionario russo. Intanto a Parigi, Macron ha accolto con favore che il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, abbia dichiarato che Vladimir Putin è "pronto al dialogo" con il presidente francese. "È positivo che il Cremlino abbia pubblicamente accettato questo approccio. Decideremo nei prossimi giorni il modo migliore per procedere", ha dichiarato l'Eliseo.
"Questa occasione è anche un'occasione per riflettere, sull'anno passato ma anche sull'anno che verrà, sulla pace che diventa ogni giorno di più un bene prezioso da conquistare. Una speranza di pace concreta oltre che in Medioriente sembra proclamarsi anche in Ucraina, e noi ce lo auguriamo nel modo più profondo e sincero possibile, sperando che sia una pace vera, ma anche una pace giusta". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nell'indirizzo di saluto in occasione del concerto di Natale a Palazzo Madama.
Lo scorso 16 dicembre la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha arrestato due cittadini egiziani di 19 e 22 anni ritenuti responsabili di una rapina pluriaggravata commessa il 14 gennaio alla fermata Gerusalemme della metropolitana M5 in concorso con un connazionale minorenne e un altro soggetto rimasto ignoto. Nei loro confronti è stata eseguita la misura della custodia cautelare in carcere presso San Vittore, dove i due erano già detenuti per altra causa. L’attività investigativa condotta dagli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro, che si è avvalsa anche delle telecamere di sorveglianza di Atm, ha consentito di ricostruire le circostanze del delitto: i due uomini, entrambi gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio, avevano strappato con violenza la collana di oro giallo dal collo della vittima - un minorenne italiano - dopo averla seguita all’esterno della fermata, colpendola con calci e pugni e nebulizzando dello spray urticante al peperoncino, prima di darsi alla fuga.