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Senato, il M5s Licheri deraglia: Meloni attacca? Lui gesticola, poi si auto-espelle

mercoledì 18 dicembre 2024
2' di lettura

Bagarre totale al Senato, con Giorgia Meloni che prende di punta particolarmente i colleghi del Movimento 5 Stelle. Il 'clou' durante gli scontri in aula mentre la premier riferiva sull'imminente Consiglio europeo si registra quando replica alla senatrice pentastellata Dolores Bevilacqua, che aveva accusato Meloni, tra l'altro, di "girare intorno ai tavoli europei come un maggiordomo".

Mentre Meloni, infatti, attacca la parlamentare tentando di confutare ogni sua accusa, dai banchi del centrodestra si alzano grida di scherno contro i pentastellati, alcuni dei quali, alla fine decidono di uscire per protesta. Il presidente del Senato Ignazio la Russa alza la voce anche lui tentando di riportare la calma e minaccia di prendere misure contro il senatore del M5S Ettore Licheri che agita convulsamente le braccia con tanto di indici verso l'alto, soprattutto quando si parla di Superbonus, e che alla fine si vede abbandonare l'emiciclo accompagnato dal senatore Questore Antonio De Poli, in un bizzaro episodio di auto-espulsione

La scintilla quando Meloni parla delle banche: "Siamo stati accusati che di essere servi di varie lobby tra cui quella delle banche. C'è una differenza fondamentale tra chi ha chiesto un contributo di 3,6 miliardi di euro alle banche e alle assicurazioni..." Meloni viene poi interrotta dal brusio delle opposizioni. "Floridia lasci parlare il presidente con il tono che desidera", chiede La Russa. "Penso che non si possa accusare di essere servo delle lobby delle banche - riprende la premier - chi ha coperto parte delle legge di Bilancio, precisamente con 3,6 miliardi di euro, per il taglio del cuneo fiscale, i provvedimenti per le famiglie e i lavoratori".

A quel punto si levano a gran voce le proteste del M5s. "Patuanelli lasciamo parlare il presidente. Si accomodi, senatore Licheri. La richiamo all'ordine per la seconda volta non mi costringa a prendere provvedimenti disciplinari", avverte il presidente del Senato. Troppo tardi.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
 

 

 

 

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Primo Maggio, Leo Gassmann canta 'Bella Ciao' al Concertone di Roma

Leo Gassmann ha aperto il Concertone del Primo Maggio a Roma, in piazza San Giovanni, cantando 'Bella Ciao'. "Una grande emozione. Una canzone molto importante, molto significativa che ci ricorda che 80 anni fa siamo stati liberati da un'oppressione violenta che non ci permetteva di vivere in un Paese libero e democratico", ha detto l'artista a LaPresse prima di salire sul palco. "È stata un lotta che è partita dai giovani, da ragazzi e ragazze che hanno voluto uscire da quel momento buio e quindi sono felice di cantarla anche per loro. È una grande responsabilità, storicamente parlando e sarà un bellissimo momento", ha aggiunto.

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"La nostra Repubblica è fondata sul lavoro, lo scrive la costituzione. Non può essere però fondata sul lavoro povero, precario e sfruttato. Per questo è importante essere in tanti oggi in piazza per ribadire la dignità del lavoro". Lo ha detto la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, a margine del corteo organizzato dalla CGIL a Roma per il primo maggio. "Per questo noi insistiamo in questi giorni - ha continuato la segretaria dem - per approvare un salario minimo in questo Paese". Schlein afferma che "l'Italia è fanalino di coda nei paesi del G20 sul salario" e, secondo i dati OCSE, "è l'unico paese in cui i salari sono diminuiti invece che aumentare". Sulla base di questo il PD crede sia "necessario calendarizzare la legge di iniziativa popolare delle opposizioni sul salario minimo". La segretaria denuncia che il governo "ha cercato di bloccare" questa legge, non avendo avuto "neanche il coraggio di votare contro, perché sanno che anche molti dei loro elettori sono a favore del salario minimo".

Primo Maggio, la trovata dei fan di Hamas: cosa spunta al corteo

Al corteo del primo maggio a Roma arriva in piazza in piazza la 'Cola-Gaza'. "È una bibita i cui proventi vanno direttamente a sostenere dei progetti su Gaza. In questo caso, i soldi che stiamo raccogliendo andranno per la costruzione di un ospedale", spiega. La 'Cola-Gaza' viene distribuita attualmente su Roma, Milano e altre città: "Chiaramente ha un circuito di distribuzione che non è quello dei supermercati, un circuito informale e solidale".

"La cosa importante è poter contribuire, attraverso questa bibita, a dei progetti solidali e resistenti, che riguardano la Palestina e Gaza", continua ancora la sindacalista. I colori non sono scelti a caso. Vengono riprese le tonalità della bandiera palestinese, ma anche quelli della Coca-Cola stessa: "Vogliono essere un po' un messaggio rivoluzionario e di rottura da una parte, solidale dall'altro".

"L'abbiamo acquistata e portata il 25 aprile e il 1° maggio, in due manifestazioni in cui ci veniva chiesto di essere sobri. Con la 'Cola-Gaza' siamo stati sobri, ma soprattutto resistenti e solidali", ha sottolineato. Infine, viene chiarito come "non vuole essere un doppio con la Coca Cola", ma ci si augura che anche la 'Cola-Gaza' diventi famosa come la celebre bibita gasata, così da "far pensare in ogni momento a quello che succede a Gaza".

Re Carlo-choc, "sconvolgente": le parole sul cancro

Re Carlo III ha espresso il suo sostegno alle persone affette dal cancro confessando che la diagnosi può essere un'esperienza “sconvolgente e a volte spaventosa”. In un messaggio scritto in un opuscolo destinato agli ospiti che hanno partecipato mercoledì a un ricevimento a Buckingham Palace per celebrare le organizzazioni che aiutano le persone affette da questa malattia, Carlo ha parlato della sua esperienza. “Ogni diagnosi, ogni nuovo caso, sarà un'esperienza scoraggiante e a volte spaventosa per quelle persone e i loro cari”, ha detto.

“Ma essendo io stesso uno di quelli che compongono quelle statistiche, posso garantire che può anche essere un'esperienza che mette in luce il meglio dell'umanità”, ha affermato. La sua esperienza ha rafforzato la convinzione che ‘i momenti più bui della malattia possono essere illuminati dalla più grande compassione’, ha sottolineato. Il Sovrano è ancora in cura a più di un anno dalla diagnosi di un tumore di cui non è stata rivelata la natura. Re Carlo e sua moglie, la regina Camilla, hanno invitato alla residenza reale per il ricevimento i rappresentanti delle associazioni benefiche contro il cancro. Era presente anche l'ex moglie del principe Andrea, Sarah, duchessa di York, che ha anche lei affrontato un trattamento contro il cancro, alla pelle e al seno.