"Se si dà l'impressione di erigere un signore privato come Elon Musk a una forma di protettorato morale del nostro Paese, c'è una perdita di dignità dello Stato": Mario Monti, senatore del gruppo misto, lo ha detto in aula a Palazzo Madama dove si sono tenute le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre. Secca la risposta della presidente del Consiglio, che nella replica ha detto: "Mi consenta la battuta: non so che film abbiate visto. Credo che ci dobbiamo capire sulla differenza fondamentale che c'è tra noi e quello che abbiamo visto nel corso degli anni. Noi abbiamo visto per tanti anni dei rappresentati del popolo italiano, dei leader italiani, che pensavano che quando avevano un buon rapporto, anche un'amicizia, con un leader straniero, dovevano seguire pedissequamente quello che facevano gli altri".
La Meloni ha spiegato che il suo modo di agire è diverso: "Io questo non lo penso, posso essere amica di Elon Musk ed essere nello stesso momento presidente del primo governo che in Italia ha fatto una legge per regolamentare l'attività dei privati nello spazio". In questo caso il riferimento è proprio al miliardario, che è proprietario tra le altre cose di SpaceX, azienda specializzata in tutto ciò che riguarda lo spazio. "Io - ha continuato la premier - posso avere buoni rapporti con un sacco di gente ma non prendo ordini da nessuno. E dovreste essere contenti di questo. Sono una persona libera che si confronta con tutti, ma non prendo ordini da nessuno".
Infine ha chiosato: "A proposito di Musk, vorrei dire anche questo: c'è chi parla di concentrazioni economiche, di grandi piattaforme che hanno un fatturato che in alcuni casi è maggiore di quello di diversi stati nazionali e che agiscono senza regole... Tutte le volte che l'ho detto mi avete detto che ero una sovranista. E che è successo adesso? Ve lo dico io: è successo che c'è una persona che ha idee diverse da quelle di un mainstream che evidentemente negli anni andava bene".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Sarebbe stato identificato il presunto autore del post che augurava alla figlia di Giorgia Meloni la stessa sorte toccata alla ragazza di Afragola, la 14enne Martina Carbonaro, uccisa alcuni giorni fa dall'ex fidanzato. Si tratterebbe di Stefano Addeo, professore di tedesco 65enne nel liceo statale Enrico Medi di Cicciano, nel Napoletano. Da tempo il docente postava messaggi con insulti nei confronti della premier. Il post era girato sui social ed era stato denunciato da Fratelli d'Italia su Instagram. La presidente del Consiglio è intervenuta a sua volta con un post su X parlando di un clima "malato" e di qualcosa di "oscuro", ricevendo solidarietà trasversale da tutta la politica, maggioranza e opposizione, anche per la figlia Ginevra.
Un attacco con droni russi sulla città ucraina di Zaporizhzhia ha causato danni e incendi alle abitazioni. Secondo le autorità regionali, una donna di 74 anni è rimasta ferita nell'attacco. Le immagini del Servizio di emergenza statale ucraino mostrano i soccorritori mentre spengono gli incendi e bagnano i detriti ancora fumanti.
Aveva ideato un ingegnoso sistema per occultare sotto il sedile dell'auto grossi quantitativi di cocaina, ma è stato scoperto dalla polizia che ne ha sequestrati tre chili e lo ha arrestato. L'uomo, un 35enne catanese, è stato colto in flagranza del reato di detenzione di cocaina dalla polizia di Catania. Gli agenti della Squadra Mobile, in servizio nel quartiere “San Berillo Nuovo”, durante un normale controllo, all’altezza dell’incrocio con corso Amedeo Duca D’Aosta, hanno fermato l'auto dell'uomo, notando che procedeva molto lentamente. L'uomo si è subito mostrato molto nervoso, e una prima sommaria ispezione del mezzo ha permesso agli agenti di trovare sotto il parasole lato conducente un involucro con 0,8 grammi di cocaina. A questo punto gli agenti hanno deciso di approfondire la perquisizione dell'auto, trovando alla fine al suo interno un ingegnoso sistema, per l’occultamento sotto il sedile anteriore tre panetti contenenti ciascuno circa un chilo di cocaina, per un totale di 3.100 grammi lordi, posti sotto sequestro insieme con l'auto e lo smartphone in uso all’arrestato. L'uomo è stato portato in carcere.
I tifosi hanno festeggiato a Parigi sabato sera la vittoria schiacciante del Psg per 5-0 nella finale di Champions League contro l'Inter, disputata a Monaco di Baviera. Tra i giocatori più acclamati il 19enne Desire Doue, che ha segnato una doppietta aiutando il Paris Saint-Germain a vincere finalmente la Champions League per la prima volta. Doue ha fatto anche l'assist per Achraf Hakimi per il primo gol al 12', ha segnato il 2-0 otto minuti più tardi con l'aiuto di una deviazione e ha segnato il terzo gol al 63' con un tiro sul palo destro. Il 5-0 di ieri è la vittoria con più ampio margine in una finale di Champions League.