Circa trecento persone si sono date appuntamento oggi pomeriggio a Torino in Piazza Carignano per chiedere la pace in Ucraina e per ribadire il sostegno al popolo ucraino e al presidente Zelensky. ‘No Putin, No Trump. Wake Up Europe’ e ’Una guerra ingiustificata e ingiustificabile, siamo al fianco del popolo ucraino’ si legge su due dei tanti cartelli presenti in piazza. Un altro recita: ‘Siamo europei e siamo con gli ucraini’. Gli organizzatori del presidio hanno srotolato una bandiera ucraina lunga alcune decine di metri e le persone si sono riunite in un cerchio abbastanza largo di fronte all’ingresso del Palazzo Carignano, sede del primo, storico, Parlamento italiano.
Nella piazza gremita, donne e uomini ucraini si sono succeduti al megafono riportando le proprie opinioni sulle preoccupanti dinamiche della guerra in corso nel loro paese, invitando a mantenere alta l’attenzione e auspicando che l’Europa rimanga unita e forte di fronte alle pressioni di una pace imposta a condizioni ingiuste. "Sono a Torino da tre anni. Dovevo fuggire dalla mia casa a Kiev insieme a mia figlia. Non è stata una nostra scelta, era un obbligo: dovevo salvare la vita della mia bambina” racconta Svetlana, dell'associazione Ucraina Libera, e aggiunge: “sono passati tre anni, la resistenza ucraina contro l'invasione russa ha fatto vedere a tutto il mondo che la democrazia appartiene a quelli che sono pronti a difenderla”. ”Non c'è libertà senza coraggio. Da oggi è chiaro che l'Europa deve dimostrare di essere più forte di chi la vuole debole" dice al megafono un ragazzo che ha preso la parola dopo Svetlana, ponendo l’attenzione sulle tantissime bandiere dell’Unione Europea attaccate vicino a quelle dell’Ucraina.
Irregolarità nelle procedure di voto vengono segnalate da alcuni cittadini che recandosi ai seggi si sentono chiedere dal personale quali schede vorrebbero ritirare. In particolare, nel seggio 1222 di via Galvani, a Roma, una signora, che ha poi voluto lasciare a verbale questa sua denuncia, ci ha raccontato: “Quando sono entrata il presidente del seggio mi ha chiesto quali schede volevo ritirare. Credo che questo comportamento renderebbe manifesta l’intenzione di voto dell’elettore e credo non sia accettabile”. Segnalazioni raccolte anche dal leader del M5S Giuseppe Conte che al suo arrivo alle urne di via Giulia ha prima chiesto al personale chiarimenti sul suo seggio per poi lanciare un allarme: “Ho avuto anche io qualche segnalazione da parte di qualche elettore che è stato sollecitato preventivamente a scegliere quale scheda volesse prendere. Credo sia un atteggiamento improprio da parte del presidente del seggio che abbia agito così, l’elettore deve essere libero di recarsi al seggio ed essere libero di esprimersi”.
Un peschereccio cinese si è incagliata in condizioni meteorologiche avverse in acque poco profonde al largo di Thitu un'isola occupata dalle Filippine nel conteso Mar Cinese Meridionale. Le forze armate filippine fanno sapere di essere intervenute per fornire aiuto ma che nel frattempo l'imbarcazione si era liberata. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, né è stato chiarito se ci fossero feriti tra i membri dell'equipaggio o se la nave avesse subito danni. L'isola di Thitu ospita un villaggio di pescatori filippini e le forze armate filippine ed è la più grande delle nove isole e isolotti occupati dalle Filippine. Si trova a circa 26 chilometri dalla barriera corallina di Subi, che la Cina ha trasformato in una base insulare insieme ad altre sei barriere coralline aride per rafforzare la sua rivendicazione su praticamente tutto il Mar Cinese Meridionale.
Cinque colori per cinque quesiti e il quorum che decide tutto. Oggi si aprono le urne per i referendum abrogativi: si vota oggi domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e domani, lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15. Quattro schede sono dedicate al lavoro e una alla cittadinanza e si potrà esprimere la propria preferenza barrando il Sì o il No. Oltre ai cittadini italiani maggiorenni iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune di residenza, per la prima volta potranno partecipare anche gli elettori fuori sede: potranno infatti votare i cittadini domiciliati da almeno tre mesi in un Comune diverso da quello di residenza. Perché il risultato sia valido, è necessario raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Il comitato promotore dei Referendum sul lavoro è guidato dalla Cgil,con l’appoggio di Pd, M5S e Avs. Quello sulla cittadinanza è promosso da +Europa, Radicali, Rifondazione Comunista, Possibile e diverse associazioni civiche.
Le autorità degli Stati Uniti hanno confermato l'arresto, avvenuto a Las Vegas, e poi il rilascio dell'influencer e TikToker italo-senegalese Khaby Lame per essere rimasto nel Paese oltre la scadenza del suo visto. La notizia inizialmente diffusa da un post su X di Bo Loudon, influencer conservatore amico di Barron Trump, figlio del presidente americano, che lo aveva definito un "immigrato illegale" e "di estrema sinistra", è stata poi confermata dall'Ice ('Immigration and Customs Enforcement): "Lame è stato fermato venerdì in Nevada per violazioni delle leggi sull'immigrazione", si legge in una nota nella quale si precisa che all'influencer è stata data la possibilità di lasciare il Paese.