Le case automobilistiche italiane hanno espresso preoccupazione per i dazi Usa del 25% confermati dal presidente americano Trump a partire dal 2 aprile prossimo. Tra i marchi che saranno colpiti ci saranno anche quelli di lusso come Ferrari, Maserati e Lamborghini, ma secondo Roberto Valvassori, presidente dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA), le nuove tariffe potrebbero non impattare sulle vendite di queste vetture. “Se si desidera guidare auto italiane di prestigio, il prezzo non conta. Anzi, può fare la differenza rispetto a un'auto normale. Il consumatore sarà disposto a pagare questa tassa aggiuntiva”, ha detto Valvassori, intervistato da Associated Presse. "Questo 25% in più di costo sarà trasferito interamente o parzialmente al consumatore a seconda delle politiche commerciali delle case automobilistiche che decideranno in base alla domanda e all'offerta", ha aggiunto il numero uno di ANFIA, secondo cui le case automobilistiche italiane esportano meno del 14% della loro produzione negli Stati Uniti e il 60% nei Paesi europei. I dazi di Trump, volti a incrementare i posti di lavoro e le entrate fiscali negli Stati Uniti, avranno ripercussioni anche sui ricambi auto importati, che lo scorso anno sono stati valutati 197 miliardi di dollari.
Un detenuto di 45 anni è evaso dall'ospedale Santo Spirito nel centro di Roma. È quanto riferisce il segretario generale del sindacato Fns Cisl Massimo Costantino. L'uomo, recluso nel carcere di Regina Coeli, era stato portato in ospedale per una visita medica ma dal Santo Spirito si è allontanato ed è ora ricercato. Nell'istituto di reclusione, secondo quanto riferisce Costantino mancano 130 unità di polizia penitenziaria a fronte di un sovraffollamento del 187,2%. "Tre evasioni in un giorno" dice Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria. "Questo fa salire del 700% le evasioni avvenute 'sulla fiducia' dello Stato".
L’Iran ha lanciato attacchi di rappresaglia con missili e droni contro Israele nella notte tra venerdì e sabato, uccidendo almeno tre persone e ferendone decine, in risposta a una serie di pesanti raid israeliani contro il cuore del programma nucleare iraniano e contro le sue forze armate. Esplosioni hanno illuminato il cielo notturno su Gerusalemme e Tel Aviv, facendo tremare gli edifici sottostanti. L’esercito israeliano ha invitato i civili a rifugiarsi per ore nei rifugi antiaerei. Nel video la scena nella città israeliana centrale di Rishon Lezion, dove un missile di Teheran ha colpito nei pressi di abitazioni, uccidendo due persone e ferendone 19, secondo quanto riferito dal servizio di emergenza Magen David Adom. I vigili del fuoco israeliani hanno dichiarato che quattro case sono state gravemente danneggiate.
L'Iran ha attaccato Israele in risposta ai massici raid dell'Idf su obiettivi nucleare iraniani. Venerdì sera una pioggia di razzi su Tel Aviv ha illuminato il cielo della città sul Mediterraneo. Molti sono intercettati dal sistema di difesa Iron Dome e provocano esplosioni. I servizi di soccorso sanitari hanno fatto sapere che ci sono 15 feriti, tra moderati e lievi, nell'attacco su Tel Aviv. Oltre 150 i missili lanciati dalla Repubblica islamica verso il territorio dello Stato ebraico.
Le sirene hanno risuonato venerdì sera su Tel Aviv. Almeno 100 missili sono stati lanciati dall'Iran verso Israele e nella città si sono udite esplosioni e si è alzata una colonna di fumo. Ci sarebbero diversi feriti secondo quanto riportano i servizi medici del Magen David.