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Vannacci contro la Commissaria Ue: "Ma quale kit di sopravvivenza, impari a scappare dagli stupratori"

mercoledì 2 aprile 2025
2' di lettura

Roberto Vannacci senza freni. Quello del leghista al Parlamento europeo è un discorso schietto, tanto da suscitare parecchio clamore. Il generale è intervenuto contro Hadja Lahbib, la Commissaria Ue alla gestione delle crisi finita nell’occhio del ciclone per il video con il quale ha spiegato ai cittadini come preparare il kit di sopravvivenza in caso di crisi improvvise. "Ci sono un italiano, un francese, una tedesca e una belga - è stato l'esordio di Vannacci -. Sembra una barzelletta ma non lo è. Von der Leyen, Macron, Draghi e Lahbib prima ci hanno dato le macchine elettriche, la guerra a oltranza e le sanzioni alla Russia, ora tirano fuori dal cilindro le armi e lo zaino per la sopravvivenza".

E ancora, con un riferimento al suo passato da militare: "Lo zaino è pesante, cara Commissaria, si vede che non ne ha mai portato uno. L’unico allenamento utile ora piuttosto è imparare a correre, per scappare da ladri e stupratori, spesso clandestini, e per scampare al freddo, dato che l’energia a causa dei vostri errori costa sempre di più". Infine si è rivolto direttamente a Lahbib, seduta al banco della Commissione: "Volete essere utili? Allenatevi per imparare a correre. Vi servirà per scappare". 

Parole che non sono andate giù alla dem Pina Picierno che ha accusato "toni eccessivi, tutti rispettino gli interlocutori". A intervenire in soccorso a Lahbib è stata anche un’altra eurodeputata del Pd, Cecilia Strada. "Quelle che abbiamo sentito pronunciare qui da Vannacci sono minacce inaccettabili nei confronti della Commissaria, toni che vanno bene forse nel suo movimento politico, non al Parlamento europeo - ha contrattaccato l’ex presidente di Emergency - Io nella mia borsa ci metto il diritto internazionale umanitario stracciato ogni giorno da Putin e Netanyahu, solo salvaguardando i diritti l’Europa può salvarsi".

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Trump, feroce vendetta: blitz in Siria, come ha massacrato l'Isis

Venerdì l'amministrazione Trump ha lanciato attacchi militari in Siria per "eliminare" i combattenti e i siti di armi dello Stato Islamico, in rappresaglia per un'imboscata in cui sono morti due soldati statunitensi e un interprete civile americano quasi una settimana fa. L'operazione è stata ribattezzata "Occhio di falco".

Un funzionario statunitense lo ha descritto come un attacco "su larga scala" che ha colpito 70 obiettivi in ​​aree della Siria centrale dotate di infrastrutture e armi dell'Isis. Un altro funzionario statunitense, che ha parlato a condizione di anonimato per discutere di operazioni delicate, ha affermato che sono previsti ulteriori attacchi. "Questo non è l'inizio di una guerra, è una dichiarazione di vendetta. Gli Stati Uniti d'America, sotto la guida del presidente Trump, non esiteranno mai e non cederanno mai nel difendere il nostro popolo", ha dichiarato il Segretario alla Difesa Pete Hegseth sui social media. Il Comando Centrale degli Stati Uniti, che sovrintende alla regione, ha dichiarato in un post sui social media che jet, elicotteri e artiglieria americani hanno impiegato più di 100 munizioni di precisione su obiettivi siriani.

Il presidente Trump ha promesso "ritorsioni molto gravi" dopo la sparatoria nel deserto sirian. Le vittime facevano parte di centinaia di soldati statunitensi schierati nella Siria orientale come parte di una coalizione che combatte il gruppo terroristico. Durante un discorso tenuto venerdì sera nella Carolina del Nord, il presidente ha definito l'operazione un "attacco massiccio" che ha eliminato "i criminali dell'Isis in Siria che stavano cercando di riorganizzarsi".
 

Trump annuncia l'attacco alla Siria dal comizio

Venerdì l'amministrazione Trump ha lanciato attacchi militari in Siria per "eliminare" i combattenti e i siti di armi dello Stato Islamico, in rappresaglia per un'imboscata in cui sono morti due soldati statunitensi e un interprete civile americano quasi una settimana fa. Il presidente Donald Trump ha promesso "ritorsioni molto gravi" dopo la sparatoria nel deserto siriano, di cui ha attribuito la responsabilità all'Isis. Le vittime facevano parte di centinaia di soldati statunitensi schierati nella Siria orientale come parte di una coalizione che combatte il gruppo terroristico. Durante un discorso tenuto venerdì sera nella Carolina del Nord, il presidente ha definito l'operazione un "attacco massiccio" che ha eliminato "i criminali dell'Isis in Siria che stavano cercando di riorganizzarsi".
 

Napoli, maxi sequestro di fuochi d'artificio illegali

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dell’intensificazione delle attività di contrasto del fenomeno della fabbricazione e della vendita di fuochi d’artificio illegali e pericolosi, hanno sequestrato oltre 300mila artifici pirotecnici, per un peso complessivo di 2 tonnellate e mezzo, e denunciato 7 responsabili, a vario titolo, per ricettazione, fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, omessa denuncia di materie esplodenti e inosservanza delle norme in materia di pubblica sicurezza, di cui due sono stati tratti in arresto in flagranza di reato. Gli interventi sono stati eseguiti dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria Napoli, Gruppo Pronto Impiego Napoli, Gruppo Frattamaggiore, Gruppo Nola, Compagnia di Casalnuovo di Napoli e Compagnia di Ottaviano e hanno riguardato rispettivamente le zone di Casoria, Ercolano, Nola, Acerra, San Giuseppe Vesuviano e Napoli.