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Genova, sedata rivolta nel carcere di Marassi: i detenuti sul tetto

mercoledì 4 giugno 2025
1' di lettura

È rientrata la rivolta del carcere di Marassi. Il bilancio è di due agenti feriti portati in ospedale, due medicati sul posto e diverse celle devastate. Alcuni detenuti sono saliti sui tetti e sul camminamento delle mura di cinta ma sono scesi spontaneamente. Polizia, carabinieri e guardia di finanza sono rimasti fuori sul piazzale pronti a intervenire nel caso in cui la situazione fosse degenerata. Secondo quanto ricostruito alcuni detenuti hanno iniziato la protesta e hanno poi aperto le altre celle scatenando il caos.

"Grazie all'intervento di oltre cento agenti della Polizia penitenziaria, molti dei quali provenienti da altre carceri liguri, sono da poco rientrati i disordini alla Casa Circondariale di Genova Marassi. Un agente sarebbe rimasto lievemente ferito, mentre non vi sarebbero contusi tra i detenuti. Ingenti invece sarebbero i danni al piano terra della seconda sezione, che comprende anche aule scolastiche. Sarebbero ancora in corso le operazioni per rimettere in sicurezza il penitenziario". Lo riferisce il segretario generale di Uilpa Polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio.

"Presunto ritrovamento corpo padre Dall'Oglio? Il Nunzio, cardinal Zenari, ha detto che non erano notizie confermate. Speriamo che si possa ritrovare il luogo della sepoltura e i suoi resti. A tanti anni di distanza è difficile" pensarlo "in vita". Lo dice il Segretario di Stato del Vaticano cardinale Pietro Parolin parlando a margine di un evento a Roma in merito alle notizie del presunto ritrovamento del corpo di padre Paolo Dall'Oglio, gesuita scomparso in Siria nel 2013.

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Mattarella, prima visita ufficiale a Papa Leone XIV: il colloquio a porte chiuse

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Il colloquio è avvenuto a porte chiuse, seduti al tavolo della Biblioteca, terminato intorno alle 10:10, durato poco meno di un'ora, su diversi temi. Il giorno stesso dell'elezione di Leone XIV, l'8 maggio, il capo di Stato aveva espresso "fervidi auguri", sottolineando il valore della pace "disarmata" e "disarmante" evocato dal papa affacciandosi per la prima volta dalla Loggia della Basilica. "In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze piu' dure di tanta barbarie, desidero assicurarle - scriveva il presidente nel suo messaggio - l'impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone".


Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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