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Cuba, la devastazione dell'uragano Melissa: offerta di aiuto dagli Usa

di Redazione venerdì 31 ottobre 2025
1' di lettura

Non sono stati segnalati decessi dopo che la Protezione Civile ha evacuato più di 735.000 persone nella parte orientale di Cuba prima dell'arrivo dell'uragano Melissa. I residenti stanno ora lentamente iniziando a tornare a casa. Una riunione della Protezione Civile, presieduta dal presidente Miguel Díaz-Canel, non ha fornito una stima ufficiale dei danni. Tuttavia, i funzionari delle province colpite – Santiago, Granma, Holguín, Guantánamo e Las Tunas – hanno segnalato perdite di tetti, linee elettriche e cavi di telecomunicazione in fibra ottica, nonché strade interrotte, isolamento delle comunità e pesanti perdite nelle piantagioni di banane, manioca e caffè. Molte comunità sono ancora senza elettricità, internet e servizi telefonici a causa dei trasformatori e delle linee elettriche guasti. Giovedì, in una insolita dichiarazione, il Dipartimento di Stato americano ha affermato che gli Stati Uniti sono “pronti ad assistere il popolo cubano”. Un comunicato stampa afferma che gli Stati Uniti “sono pronti a fornire assistenza umanitaria immediata, direttamente e attraverso partner locali che possano fornirla in modo più efficace a chi ne ha bisogno”.

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Una donna di 46 anni è stata aggredita dall'ex compagno mentre si trovava a un distributore di benzina nei dintorni di Napoli, a Somma Vesuviana. L'uomo, 49 anni, già denunciato per maltrattamenti, l'avrebbe colta di sorpresa mentre lei faceva benzina. Arrivato in auto, dopo aver frenato bruscamente, avrebbe cercato di aprire l'auto della donna. A quel punto, non riuscendoci, avrebbe iniziato a prendere a pugni la portiera, urlando alla donna che voleva solo parlarle.

Per fortuna la situazione non è degenerata grazie all'intervento del titolare del distributore, che si trovava lì in quel momento. Subito ha lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i carabinieri. La scena, in ogni caso, è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza. E adesso quelle immagini, che mostrano un uomo in preda alla rabbia, saranno al vaglio delle forze dell'ordine. Nel borsello del 49enne, inoltre, i militari avrebbero trovato un coltello a serramanico di 17 centimetri. L'uomo dunque è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed è stato trasferito in carcere.

“Mi gridava di non avere paura, ma batteva contro la macchina con una forza che mi faceva tremare”, ha raccontato la donna ai carabinieri, ancora sotto shock. Quando la 46enne ha tentato di ripartire, l’uomo si sarebbe aggrappato all'auto, costringendola a fermarsi. Poi, avrebbe sradicato la maniglia e girato al contrario lo specchietto. Fermato dai carabinieri, avrebbe detto: "Non ho fatto niente”. 

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Bolidi che si lanciano a 200 all'ora ma anche di più sul Grande Raccordo anulare. Il fenomeno delle corse clandestine è sempre più frequente nelle notti di Roma ed è ora salito alle cronache dopo l'incidente sulla Cristoforo Colombo in cui ha perso la vita Beatrice Bellucci, una ragazza di appena 20 anni, che si sospetta possa essere dipeso da una folle corsa. "Correre in un circuito improvvisato in città vuol dire aumentare a dismisura il tasso di rischio. Anche a me da ragazzo è capitato, ti trovi al semaforo e ti si affianca uno che comincia a dare di gas, ti 'ingarelli' e parte la sfida. Ma non è accettabile, un po' come è successo sulla Colombo", racconta a LaPresse, Flavio (nome di fantasia), che gareggia ma solo sul GRA. ""Noi ci ritroviamo il mercoledì e il venerdì al parcheggio di Anagnina - spiega - Mettiamo in mostra le macchine, le ultime modifiche, ma la corsa di solito arriva casualmente. C’è qualcuno che comincia a dirti che vuole provare la macchina, qualcun altro che ti sfida perché la settimana scorsa ha perso. Insomma ci si mette d’accordo in maniera molto casuale e si parte".

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