"Arrivano con le roulotte. Non sono mai stanziali. Vanno in giro, compiono furti e rompono i vetri delle auto . Ce ne sono tanti ma è difficile conoscere la loro provenienza". È il racconto all'AdnKronos di Don Paolo Steffano , responsabile della cura pastorale di quattro parrocchie, tutte del quartiere milanese Gratosoglio dove ieri, in via Saponaro, quattro ragazzini tra gli 11 ei 14 anni hanno investito e ucciso una donna di 71 anni, Cecilia De Astis , a bordo di un'auto rubata. "Da diversi mesi ne arrivano di nuovi tutti piccoli minori di origini rom . Ma fino a ieri si sono sempre macchiati di furti e danni di piccolo cabotaggio", continua il parroco. Il quale però aggiunge: "C'è da dire che questi ragazzini guidano già tutti a 12-13 anni . Lo sanno fare tutti. Tempo fa chiesi di spostare un Mercedes da un passo carraio. È venuto fuori un ragazzino a torso nudo, sarà stato al massimo un tredicenne, e l'ha spostata lui"'.
Don Paolo racconta anche come l'incidente, in cui è rimasta uccisa Cecilia De Astis, sia avvenuto nella zona dove c'è la casa gialla dei fratelli di San Francesco: "Un quartiere dormitorio. Lì c'è un via vai di circa trecento persone che entrano ed escono, dormono e si lavano in strada. È una curva molto trafficata , la si percorre per andare in tintoria, in farmacia e al supermercato".
I quattro ragazzini accusati di aver ucciso la donna, a quanto risulterebbe, non vivere in un accampamento abusivo ma in una zona privata dove sono presenti delle roulotte Antonella Musella, a capo del gruppo 'Social Street quartiere Gratosoglio', ricorda la vittima, come una delle persone più attive nell'ambito delle varie iniziative "soprattutto ricreative, per conciliare le attività tra gli abitanti, e nei rapporti con le istituzioni per la rimozione dei rifiuti che ci sommergono il quartiere e bloccare strade intere, quasi sempre provenienti dai campi abusivi tutti attorno all'accampamento di Chiesa Rossa ».