La polizia sta eseguendo, con l'ufficiale giudiziario, l'ordine di sfratto emesso nei confronti dello storico centro sociale Leoncavallo a Milano. L'ordine era stato rinviato numerose volte. Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un'ondata di volte e lo scorso novembre il ministero dell'Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell'area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l'associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d'interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall'attuale spazio. Lo storico 'Leonka' di Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.
Immediata la reazione della Lega che ha accolto con entusiasmo l'operazione delle forze dell'ordine. "Decenni di illegalità tollerata, e più volte tollerata, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!". Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato così, sui social, lo sfratto del Leoncavallo.
"Dopo anni di occupazioni finalmente sgomberato il centro sociale Loncavallo, covo di delinquenti e ritrovo di illegalità e abusivismo da decenni. I compagni devono lasciare lo spazio occupato dove fanno affari illeciti da anni nel silenzio complice della sinistra. Nonostante gli appelli e la solidarietà vergognosa di larga parte della sinistra, finalmente la legalità è stata ripristinata". Così in una nota Silvia Sardone, vice segretario della Lega e consigliere comunale. "Ora il comune di Milano non osi concedere, con bandi di favore, uno spazio pubblico a questi criminali come purtroppo successo con il Lambretta. No a regali ai centri sociali! Serve attenzione massima anche per possibili immediate occupazioni altrove. Ricordo tra l'altro le vergognose dichiarazioni passate del sindaco Sala che aveva definito il Leoncavallo un valore storico per Milano. Ora la sinistra ci eviti gli attestati di stima verso gli antagonisti: i centri sociali vanno solo chiusi!", ha concluso Sardone.
Al contrario, Marco grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra ha commentato: "A Milano stamattina alle 7.30 le FF.OO. su ordine del governo Meloni si sono presentati con caschi e manganelli per sgomberare il Loncavallo. Non un centro sociale qualunque: un presidio culturale, politico, umano. Un luogo che da cinquant'anni dà voce a chi non ne ha, che ha curato ferite sociali che le istituzioni hanno spesso ignorato. Oggi - ha proseguito il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi - mentre le forze dell'ordine presidiano via Watteau, si consuma l'ennesimo atto di violenza immobiliare. La nostra totale solidarietà al Leoncavallo. Non ci stiamo a vedere Milano svuotata di senso, ridotta - ha concluso Grimaldi - a vetrina per turisti e speculatori".