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Giuseppe Conte "in vacanza con i big d'Europa" in Egitto. La partita di biliardo con la May

di Giulio Bucchi giovedì 28 febbraio 2019

2' di lettura

Che poi viene pure il dubbio. Ma ci va perché ci deve andare, o ce lo mandano perché se lo levano di torno per qualche giorno? Oppure, perché c' è sempre una terza, via vuole andarci lui, cosi si sfoga un po' con la Merkel? I misteri del premier Giuseppe Conte sono infiniti. Come infinite sono le bellezze, per chi la ama ovviamente, di Sharm el Sheik, luogo cult dell' Egitto per le vacanze fuori stagione (o di chi vuol sentirsi alla pari), scelto come sede per il vertice fra gli stati europei e i Paesi arabi. Spiagge sabbiose, acque trasparenti e barriere coralline, ricordano gli operatori turistici. Chissà se Conte e la Merkel ne hanno approfittato per fare due chiacchiere, condite da qualche maligneria, vista l' assenza del premier francese Macron. Chissà. Let’s play pool @theresa_may pic.twitter.com/TdVRMWTlCB— GiuseppeConte (@GiuseppeConteIT) 24 febbraio 2019 Probabile, visto che il primo messaggio in bottiglia per l' Italia riguarda i conti dello Stato. «La patrimoniale è assolutamente esclusa», dice il premier, mentre in sottofondo si sente gorgheggiare la cancelliera tedesca. E lo stesso fa vicepremier Di Maio, sottolienando che non saranno necessari né una manovra correttiva né l' aumento dell' Iva. Però il grillino si dice d' accordo col presidente di Confindustria Boccia che ha chiesto «un intervento shock» per rilanciare l' economia. Che ora dovrà spiegare a Conte. E a Salvini, ovviamente. Fuori dal cortile di casa nostra ci sono gli impegni internazionali e le vicende non risolte. Come il caso Regeni. Conte ha spiegato che con il presidente Abdel Fattah Al Sisi, sebbene «l' agenda sia molto serrata, troveremo un modo di confrontarci e trasmetterò le premure del governo italiano e dell' Italia». La vicenda di Giulio Regeni «è ancora una ferita aperta», sottolinea l' inquilino di Palazzo Chigi, «finché il caso non si risolverà». Spostando di poco lo sguardo c' è un altro fronte caldo che merita attenzione. «La prospettiva di una pace giusta e duratura va rilanciata con vigore per il conflitto israelo-palestinese, sostenendo con convinzione la prospettiva dei due Stati», afferma il presidente del Consiglio, intervenendo al vertice Ue-Lega Araba. Il tema della crisi israelo-palestinese è stato tra i più citati dai capi di Stato e di governo, membri della Lega Araba, presenti al summit del Centro Congressi di Sharm el-sheik. Infine gli immigrati, a partire dai rapporti con la Libia, considerata «strategica» dal capo del governo, che ha avuto «un aggiornamento» con Sarraj. «Seguiamo qualsiasi evoluzione. Noi abbiamo una road map», dice Conte, «presentata al consiglio di sicurezza dell' Onu, non è facilissimo rispettarla». L' Italia spera che si arrivi ad un «partenariato strategico tra Ue e Lega araba», fondamentale innanzitutto per gestire il tema della sicurezza».

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