Cosa non torna

Paolo Mieli, dubbio sui sondaggi: "La destra cala? Se fosse vero M5s e centrosinistra correrebbero a votare"

I sondaggi, non è una novità, danno la Lega di Matteo Salvini in calo costante. Un dato che solleva qualche dubbio soprattutto se si considera che il Carroccio risulta sempre primo partito e il sorpasso tanto agognato dal Partito democratico sempre più lontano. E così è lecito porsi delle domande, un po' come ha fatto Paolo Mieli che, in collegamento con Agorà, ha voluto precisare: "Vedremo se questo crollo dei sovranisti nei sondaggi corrisponderà davvero ai voti reali".

 

 

L'ex direttore del Corriere della Sera vuole prima verificare i voti delle Regionali in Italia poi il voto delle elezioni, perché qualche perplessità su come stiano davvero le cose ce l'ha eccome. "Se fosse vero - prosegue durante il programma mattutino di Rai 3 - M5s e centrosinistra premerebbero loro per andare a votare e ricevere una legittimazione popolare che ad ogni evidenza loro non hanno. Certo - premette - possono anche continuare a governare così, ma i primi a non crederci sono loro". L'impossibilità di trovare un'intesa, anche sulla questione delle Regionali, per Mieli è l'emblema di un governo che ha tutto tranne che l'unione, impegnato solo in quello che il giornalista definisce "annunci e rinvii".