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Matteo Salvini a Quarta repubblica conquista anche "il rosso" Piero Sansonetti: "Perché mi piace"

"A me questo Salvini piace, così tranquillo e poco polemico". A Quarta repubblica il più clamoroso degli "avvicinamenti". A elogiare pubblicamente Matteo Salvini, in collegamento con Nicola Porro, è un insospettabile: Piero Sansonetti, paladino del garantismo, anti-giustizialista a oltranza, direttore del Riformista, ex Liberazione, e per molti uno degli "ultimi comunisti" d'Italia (Marco Rizzo permettendo, ovviamente).

 

 

 

Sansonetti, da Porro, riconosce al leader della Lega una pacatezza politica forse inedita. Pacatezza, non arrendevolezza, visto che il Capitano senza alzare la voce infierisce senza pietà sul governo in carica, a partire dalla tragica emergenza coronavirus. "In questo momento non si pensa alle divisioni dei partiti, si pensa al buon senso", spiega, per poi rilanciare le proprie priorità: "Farei di tutto per evitare un lockdown nazionale, potenziando le cure a casa, perché il 96% dei contagiati non ha sintomi o sintomi lievi. La mortalità di questa seconda ondata è più bassa. Bisogna tutelare i più fragili assistendoli a casa. Dobbiamo tutelate questo patrimonio che sono i nostri anziani, quindi tamponi a domicilio, cure a domicilio e sospensione delle tasse". Quindi la stoccata alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina: "Sapere che ancora oggi stanno arrivando i banchi con le rotelle... occupiamoci delle cose serie! Gli italiani chiedono programmazione, certezza e serietà, è inaccettabile che il governo abbia perso mesi senza programmare la seconda ondata".