Furia

Vaccino, la rabbia di Vittorio Feltri contro l'Europa: "Basta lamentarsi, dobbiamo bestemmiare"

Non è stata una "brillante idea", secondo Vittorio Feltri, affidare le vaccinazioni contro il coronavirus all'Europa. Ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, il direttore di Libero vuole vedere i fatti. "Dietro il governo Draghi c'è il desiderio di non andare a casa", spiega, "il Movimento 5 Stelle non è omogeneo, non lo scopriamo certo oggi, le fratture di questi giorni hanno acuito il problema ma alla fine riusciranno a trovare un accordo sulla base dell'esigenza di conservare l'indennità parlamentare. Quello che ha detto Draghi", continua Feltri, "si può condividere o no ma sono parole, le ascolto volentieri le parole, ora però si attendono i fatti. Poi le cose bisogna farle bene".

 

 

Per esempio, sui vaccini. "Credo che affidarsi all'Europa sui vaccini non sia stata una brillantissima idea", tuona Feltri. "I vaccini non arrivano e se c'è un problema drammatico nel nostro Paese è quello dei vaccini. L'economia non si può risollevare perché la malattia non si concilia con il lavoro". Non solo, continua il direttore: "Poi c'è la paura, la chiusura, il terziario che non c'è più e poi ci si stupisce se abbiamo ridotto il pil. Ma grazie ala cavolo, ma come poteva aumentare con tutti quei provvedimenti a volte fastidiosi, a volte noiosi e anche infruttuosi?"; si chiede Feltri.

 

 

Che attacca ancora: "Draghi o non Draghi, l'economia italiana si risolleverà perché siamo un Paese ricco, abbiamo un'economia forte". Putroppo, conclude il direttore, "ci piangiamo addosso ma guardate i conti bancari, sono mostruosi. L''84 per cento degli italiani vive in case di proprietà. Non dobbiamo lamentarci, dobbiamo bestemmiare per avere una vaccinazione estesissima". E i vaccini, sottolinea, "si comprano sul mercato".

Una tesi condivisa anche da Federico Rampini che a Piazzapulita su La7 ha attaccato: "In Ue sui vaccini hanno sbagliato tutto. Ursula von der Leyen è stata criticata duramente anche da Angela Merkel". Non ne ha fatta una giusta. "I problemi sono a valle, e gravissimi. E’ sbagliato tutto a monte". Rampini parla di "penuria", e "quando c’è penuria", sottolinea il giornalista che vive da anni negli Stati Uniti, "si crea il mercato nero" dei vaccini, come stiamo vedendo in questi giorni in cui si sono aperte anche diverse inchieste in Italia.