Spy story

Walter Biot, cosa sa Guido Crosetto: "È un traditore di Serie C, chi sono quelli veri"

Walter Biot "è un traditore. Un traditore di Serie C". Guido Crosetto, su Twitter, dice la sua sul caso del militare italiano arrestato per spionaggio a Roma dopo essere stato colto in flagrante nell'atto di vendere documenti classificati a due agenti dei servizi segreti russi. Un caso diplomatico clamoroso, che ha creato non poco imbarazzo tra Farnesina e ambasciata russa nella Capitale. Ma che per il fondatore di Fratelli d'Italia è ancora avvolto da un "non detto".

 

 



"La cifra della corruzione dà l’idea del valore di ciò che vendeva", spiega Crosetto riguardo alla somma intascata da Biot, "appena" 5.000 euro. La famiglia e i colleghi hanno motivato il gesto con il bisogno di soldi del capitano di Fregata, chi parlando del tenore di vita da mantenere (villa fuori Roma, 4 figli e 4 cani) chi riferendo della grave situazione di una figlia, affetta da handicap. La difesa di Biot sottolinea come il passaggio di documenti ai russi "non abbia messo in alcun modo a repentaglio la sicurezza dello Stato", riferendo di documenti di scarsa rilevanza.

 

 

 

 

Dalla telecamera nascosta piazzata dallo Stato maggiore della Difesa nell'ufficio di Biot, però, si evincerebbe come tra il 18 e il 25 marzo l’ufficiale di Marina abbia fotografato il monitor del computer con documenti classificati. Eppure, qualcosa non torna.  "I veri traditori non vendono foto. Non si incontrano per strada - sottolinea ancora Crosetto -. Il traditori veri sono quelli che minano e svendono settori strategici dell’economia e del know-how".