Cosa non torna

Mezz'ora in più, bomba politica sulla Annunziata: "Dalle minacce a una intervista imbarazzante", lo strano faccia a faccia con Conte

"Bisogna fare luce sul metodo Casalino": Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, parla in questi termini dopo l'ospitata di Giuseppe Conte a Mezz'ora in più con Lucia Annunziata. Perché questo commento? Bisogna fare un passo indietro: lo scorso 23 maggio la conduttrice del talk di Rai 3 era stata rimproverata dall'ex premier per aver accostato la vicenda delle sue consulenze prima di Palazzo Chigi al caso dell’esponente della Lega, Claudio Durigon. L'avvocato le aveva inviato una lettera per smentire questo accostamento, intimandole di leggerla per intero "altrimenti la denuncio".

 

 

 

Dopo lo spiacevole episodio l'Annunziata aveva chiesto l'intervento della commissione vigilanza. Ma Anzaldi, in un'intervista al Giornale, ha fatto notare che in realtà questo intervento non sarebbe più necessario: "Con l’ospitata di Conte a Mezz’ora in più direi che il caso Annunziata, che aveva avanzato una richiesta di audizione in Vigilanza, possa dirsi risolto". E ancora: "Chiederò al presidente Barachini di rigettare l’ipotesi di ascoltare la conduttrice, visto che il caso si è risolto alla ‘volemose bene’: dall’arrogante minaccia di querela del leader M5s siamo passati all’intervista senza affrontare neanche di striscio il casus belli, le ricche parcelle ricevute da Conte da un imprenditore bancarottiere. Davvero imbarazzante".

 

 

 

Ecco perché secondo il deputato di Iv è necessario fare luce sul metodo Casalino, visto anche il "suo ritorno con tanto di doppio stipendio da Camera e Senato". Un commento sulla questione è stato rilasciato anche da un fuoriuscito come il deputato Pino Cabras, convinto che dietro l'intervista ci sia lo zampino di Casalino. Cabras, parlando del compenso dell'ex portavoce, polemicamente ha detto: “Ho l'impressione che, per convincere il sistema politico a tagliare i costi della politica, hanno dovuto stipendiare dei costosi consulenti e, quindi, la politica ritorna ad essere cara”.