Dritto al punto
Quarta Repubblica, il clamoroso affondo di Vittorio Sgarbi sul caso di Saman: "La superiorità dell'Occidente"
Inevitabile. A Quarta Repubblica, il programma di Nicola Porro del lunedì sera in onda su Rete 4, si torna a parlare del caso di Saman Abbas, la ragazza scomparsa più di un mese fa in provincia di Reggio Emilia. La ragazza di origini pakistane che voleva vivere all'occidentale e che ha rifiutato un matrimonio combinato. Per ben due volte. E proprio per questo sarebbe stata uccisa dai suoi genitori, con la complicità dello zio. Nelle ultime ore, sono emerse le immagini di madre e padre di Saman, a Malpensa, poco dopo la scomparsa della ragazza e intenti a raggiungere il Pakistan
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E su questa vicenda, in cui le riflessioni inevitabilmente si intrecciano con l'Islam, a Quarta Repubblica dice la sua Vittorio Sgarbi. "L'Islam ha per noi regole inaccettabili, ma quella cultura è la loro - premette il critico d'arte interpellato da Nicola Porro -. La superiorità dell'Occidente sta nella democrazia, loro hanno un ritardo storico, non hanno avuto l'illuminismo. C'è un'integrazione che va respinta che è quella culturale", conclude Vittorio Sgarbi. Insomma, guai a chi si azzarda a dire che l'Islam non ha un ruolo in questa vicenda, secondo il critico d'arte.
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Sempre nella medesima puntata di Quarta Repubblica, sul caso di Saman, ha detto la sua anche Toni Capuozzo. Un giudizio tranchant: "Qui non è un uomo solo che uccide, ma un consiglio di famiglia", ha premesso il giornalista. E ancora, sull'Islam: "Il patriarcato non appartiene esclusivamente all'Islam, i matrimoni combinati esistevano anche in Italia fino a 2 secoli fa". Insomma, ha fatto poi notare come "nell'Islam il ruolo della donna è fortemente subordinato nella visione del mondo".