«Aha, ahaha». Basta una risata di un secondo a Iva Zanicchi per conquistare tutti, in studio a Dritto e rovescio e a casa, davanti alla tv. L’Aquila di Ligonchio, ugola d’oro, 85 anni splendidamente portati nonostante i problemi di salute personali e soprattutto l’enorme dolore per la morte del marito Fausto Pinna, la scorsa estate, torna in quella Rete 4 che grazie a Berlusconi quasi 40 anni fa le regalò la sua seconda vita, da cantante a conduttrice televisiva del memorabile “Ok il prezzo è giusto”. Quella fu la prima “metamorfosi”: negli anni successivi arrivò la politica, quindi un ruolo da opinionista in battuta libera nei salotti del piccolo schermo. Una diva a tutto tondo, insomma. Del Debbio la presenta come una donna «passionale, ironica, vulcanica, intelligente, una grande signora della musica italiana».
Quindi la domanda a bruciapelo: «Tu hai rischiato di prendere i voti e farti suora, è vero?!». Iva guarda il padrone di casa, sobbalza, ride e replica: «No, con tutto il rispetto. Tu sai, però, che tutte le bambine, tutte, ad un certo momento nella vita, quando hai nove, dieci anni, sentono il desiderio di andare in convento. A me perché erano arrivate a Ligonchio tre suore che spingevano, anche il prete diceva “ma possibile che in questo paese nessuno si fa suora, mentre nel comune vicino di Villa Minozzo 15 ragazze si sono fatte suore”. Ho detto ma che vergogna e ho deciso “mi candido, divento suora”. Poi, però, nello stesso momento sono andata a funghi un giorno, ho incontrato un certo Carletto... che mi ha fatto desistere. Eh vabbè, così è stato». Prima esplosione del pubblico, con Del Debbio che malandrino indaga: «Come ha fatto, ti ha regalato i funghi?».
«No, eravamo ragazzini, lui mi ha detto una cosa che non mi aveva mai detto nessuno. Mi ha detto “come sei bella”. Ti giuro prosegue Zanicchi - a me non l’aveva mai detto nessuno, allora mi sono vergognata e ho messo la mano davanti al viso, perché avevo un naso leggermente lungo che poi con l’età si è accorciato. Lui mi ha detto, intuendo da ragazzo intelligente qual era, “che bel naso che hai”. A me? Che le mie sorelle mi chiamavano pinocchio? Ma questo qui mi prende in giro e piangendo sono andata a casa. Lui, però, è rimasto ore e ore sotto al balcone e mi cantava una canzone d’amore, è stato bello».