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Lorenzo Damiano, il leader no vax in terapia subintensiva: da Norimberga 2 a Medjugorje, come si è contagiato col Covid

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Da "Norimberga 2" al ricovero in terapia subintensiva: é la parabola di Lorenzo Damiano, leader veneto dei no vax, contagiatosi con il Covid e ora in condizioni serie in ospedale a Vittorio Veneto. In prima fila politicamente, si era candidato sindaco alle ultime elezioni a Conegliano, paese a pochi chilometri da Treviso, proprio come rappresentante del movimento Norimberga 2 che aveva fondato. Con discreto successo personale, peraltro: alle urne infatti aveva ottenuto il 2,78%, dato non trascurabile.

Nel nome del movimento, un riferimento molto in voga tra negazionisti della pandemia, antivaccinisti e No green pass: quello al "processo" contro i gerarchi nazisti del secondo Dopoguerra, da intentare oggi  però contro governanti, istituzioni scientifiche e medici "colpevoli", questa la delirante accusa "politica", di aver se non inventato perlomeno sfruttato la pandemia per instaurare una dittatura sanitaria in Italia. 

Posizioni sconcertanti, quasi quanto la modalità di contagio di Damiano: avrebbe preso il Covid durante un pellegrinaggio a Medjugorje a inizio novembre. Nel "programma" del politico, molto vicino anche al Partito della famiglia di Mario Adinolfi, una commistione di posizioni anti-scientifiche e un fondamentalismo religioso considerato la base su cui invocare libertà vaccinale e terapie mediche domiciliari come unica via per "esorcizzare", è il caso di dirlo, il virus. Posizioni molto comuni al popolo dei no vax e dei no green pass che affolla le piazze italiane da settembre. 

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