Nel mirino

Non è l'Arena, "Massimo Giletti deve essere invaso da Vladimir Putin": un massacro, chi lo vuole "far fuori"

Maurizio Crippa spara ad alzo zero contro Massimo Giletti e il suo programma Non è l'arena su La7 che è passato dal Covid alla guerra in Ucraina "senza manco fare il cambio parrucco". "Se c'è una categoria di persone che non dico farei invadere da Putin, ma quantomeno farei volentieri sanzionare dal Cio o dalla Fifa, sono quelli che da giorni non fanno che scrivere sui social: 'Tutti quelli che fino a ieri facevano gli esperti di Covid adesso sono diventati esperti di geopolitica'. Sì, lo abbiamo visto tutti", scrive su Il Foglio. " Poi c'è però un categoria di persone che sinceramente sarebbe bello far invadere da Putin: la categoria si chiama Massimo Giletti, allargata a certuni suoi ospiti freak".

 

 

Quindi Crippa affonda il conduttore: "Due anni di caciara sulla pandemia, e ora senza manco fare il cambio parrucco prende Francesca Donato e la mette agli esteri. E lei, la prima vaccata che le viene in mente è sugli arresti dei manifestanti in Russia: 'Anche Puzzer è stato arrestato a Roma'". Secondo Crippa, Giletti, "il Putin dei paraculi, ci sguazza":

 

 

Ma "ancora peggio", attacca nel suo articolo, è "l'intervista-verità con una giovane ucraina da quattro giorni rifugiata nella metropolitana di Kyiv". Giletti infatti domanda: "Se entrano i russi, li avrai davanti agli occhi, cosa vorresti dire a un russo?". "La superiorità delle donne ucraine sulle ospiti dei talk italiani è tutta nella sua risposta", osserva Crippa: "'Vorrei vedere i suoi occhi spaventati'. Ma sarebbe stato bello anche sentirle dire: 'Perché non vai un po' a 'Non è l'arena?'".   

 

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