Battuta

In Onda, Castelli indigna la Tinagli: "A me piacciono le belle ragazze"

"A me piacciono un sacco di cose, anche le belle ragazze". Roberto Castelli, ex ministro della Lega, è scatenato e "indigna" Irene Tinagli, ospite insieme a lui di Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda, su La7. 

 

 

 


Si parla di Ius Scholae e Parenzo incalza: "Dire che dopo un ciclo di studi, 5 o 8 anni, si dà la cittadinanza a i figli di immigrati dovrebbe piacerle, è la stessa cosa che diceva la Lega di 20 anni fa. Integriamo, insegniamo la nostra cultura e le nostre tradizioni, poi facciamoli diventare italiani". "A me piacciono un sacco di cose, caro Parenzo - replica Castelli -, mi piacciono anche le belle ragazze ma qui bisogna capire qual è la priorità del Paese. Occupiamoci di bollette e stipendi, non di problemi che non esistono". 


"A me piacciono le belle ragazze": guarda il video della battuta di Castelli

 

"Questo non c'entra niente", se la ride Parenzo. Mentre la Tinagli, vicesegretario del Pd, molto più seria e scandalizzata dalla battuta del leghista borbotta: "Ma perché? Io sono senza parole. Problemi che non esistono? Sono 900mila ragazzi minorenni nelle nostre scuole: le loro vite e le loro famiglie non esistono?". "Mi dica quali diritti non hanno rispetto agli italiani", replica Castelli. "Ci sono difficoltà negli spostamenti per i ragazzi senza documenti italiani, quando invece migliaia di ragazzi sudamericani grazie a questa legge hanno la cittadinanza e possono votare senza magari nemmeno sapere l'italiano. Invece a migliaia di ragazzi nati e cresciuti qua non è concesso di partecipare alla vita di questo Paese".