Lo storico

CartaBianca, Paolo Mieli svela il male dell'Italia: "Negli ultimi 30 anni..."

Tempo per le ultime analisi, per gli ultimi appelli, per gli ultimi ragionamenti. Già, al 25 settembre ora manca poco, pochissimo. Soltanto 4 giorni e poi si spalancheranno le urne: elezioni politiche, un nuovo governo. E ovviamente il tema politico domina il dibattito televisivo. E CartaBianca, trasmissione profondamente politica, non fa eccezione. Le elezioni sono il focus anche della puntata in onda ieri sera, martedì 20 settembre, su Rai 3. Al timone Bianca Berlinguer, come sempre.

 

E tra gli ospiti in studio ecco anche Paolo Mieli, lo storico e firma del Corriere della Sera. E Mieli riflette sui governi che hanno attraversato il nostro Paese negli ultimi decenni. E ricorda: "L'Italia è l'unico Paese che negli ultimi trent'anni ha avuto quattro governi tecnici di unità nazionale. Bisogna trovare un raccordo tra la volontà popolare e il governo". Insomma, un appello neppur troppo velato a non ricadere in un governo tecnico, a un'ammucchiata in stile-Draghi, che è soltanto l'ultima di una lunga serie. Certo, in queste elezioni, almeno stando agli ultimi sondaggi pubblicati prima dello stop alle rilevazioni, il centrodestra pare accreditato delle cifre per la creazione di un governo esclusivamente politico.

 

Un governo di centrodestra che, però, non sembra piacere molto allo stesso Paolo Mieli. A dimostrarlo una sua frase, sempre a CartaBianca, che ha attirato le dura risposta di Massimo Cacciari, il filosofo ospite in collegamento. "La questione centrale è che il centrodestra non ha le competenze per poter governare", ha affermato Mieli. E Cacciari: "Perché dall’altra parte che competenze vediamo? Le riforme finora non le ha fatte nessuno... e al governo non c'era la Meloni". Touchè.