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Paolo Mieli sgancia la bomba: "Che Papa serve"

di Roberto Tortora martedì 6 maggio 2025

2' di lettura

L’auspicio che non t’aspetti nello studio di Quarta Repubblica, programma di approfondimento politico e sociale di Rete 4, condotto da Nicola Porro. Arriva dal giornalista e saggista Paolo Mieli, nell’ambito del dibattito sul conclave imminente, che eleggerà l’erede di Papa Francesco, a più di due settimane dalla sua dipartita. Domani, infatti, scatterà l'"extra omnes", cioè il "fuori tutti", e i 133 cardinali elettori si chiuderanno nella Cappella Sistina per le votazioni.

Il desiderio di Mieli, alla domanda del conduttore su quale Pontefice si augura che venga eletto, porta la bandiera tricolore dell’Italia, con motivazioni sorprendenti: “Io posso dire quello che mi auguro, che esca un papa italiano come prima cosa, europeo come seconda, occidentale. Ma non perché debba ribadire le ragioni dell'Occidente, ma perché la Chiesa dopo il terremoto dell'esperienza Bergoglio ha bisogno di trovare un filo di continuità con gli ultimi mille anni di storia".

"Non dico che il nuovo Papa debba essere filo ucraino o filo israeliano, assolutamente. Ci sono delle parole, però, che provocano delle frizioni, non so se volute o non volute. Quelle di Bergoglio hanno portato alla rottura con le comunità ebraiche. Il passo ulteriore è definire quello che succede a Gaza come una Shoah. Chi usa queste parole non lo fa per condannare ciò che sta accadendo lì, ma per andare contro gli ebrei e dir loro 'vedete? Adesso il conto è pari'”.

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Non tutti approvano sui social, c’è chi si augura invece che il prossimo santo padre venga da molto lontano e scrive: “Converrebbe fosse asiatico, cosi non influirebbe troppo sulla politica e le cose italiane”. C’è chi, invece, conferma in qualche modo le parole di Mieli e scrive: “Un Papa Cristiano che porti avanti il verbo di Gesù Cristo... può anche essere nero giallo arancione... basta non sia come Bergoglio”. A supporto, un altro follower sulla stessa falsariga: “Mieli sposta come tutti l'attenzione sull'unica verità, Papa Benedetto XVI non ha mai rinunciato al munus e con la sua morte noi siamo rimasti senza il Papa. Bergoglio è un usurpatore, l'antipapa. È necessario un conclave con cardinali pre 2013”.

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