Michele Santoro
Michele Santoro, ospite di Giovanni Floris a diMartedì, su La7, nella puntata dell'11 ottobre, critica pesantemente il Partito democratico rispetto alla posizione che ha preso sulla guerra in Ucraina: la sinistra infatti, da sempre pacifista, ha sostenuto l'invio di armi a Kiev, alimentando così il conflitto. "Il Pd filo atlantista come mai si era visto in precedenza è avvenuta senza nemmeno riunire un caseggiato, non dico una sezione, non dico un congresso...". Quindi ricorda il giornalista, "Quando fu invasa dai carri armati Praga, il partito comunista convocò in tutte le sezioni d'Italia delle discussioni ribollenti su questo argomento".
"Qui invece", prosegue sempre più infuriato Michele Santoro, "si è presa una posizione senza nemmeno una telefonata a quei quattro o cinque che la pensavano diversamente". Ma attenzione, sottolinea il giornalista, perché ora siamo a "uno snodo epocale, che ci può condurre alla fine del mondo, perché può avvenire questo". E in questo scenario il Partito democratico lo ha "trattato come una qualunque vicenda". Senza sentire nessuno. Della serie, "chi non è d'accordo, si fotta! Non è dei nostri, deve morire ammazzato punto e basta. Questo è stato l'atteggiamento", conclude Michele Santoro.