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Giorgia Meloni "al 40%": Giuli bombarda Otto e mezzo

martedì 25 ottobre 2022

2' di lettura

Più che confutare, Alessandro Giuli in pochi secondi demolisce Andrea Scanzi e la retorica antifascista della sinistra. Surreale dibattito a Otto e mezzo, da Lilli Gruber. In collegamento c'è la penna del Fatto quotidiano, che prima critica Giorgia Meloni per la battuta sul "capatrena" ("Non si dice capatrena ma capatreno, qualcuno la avvisi che non si dice auta o aerea") e poi si aggrappa alle frasi della neo-premier alla Camera sul fascismo. 

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"Ho trovato velleitaria e priva di costrutto la pars costruens. Concretamente che farà? Altro aspetto grave: lo so che quando si parla di fascismo quelli di destra dicono 'oddio', ma se da premier parli di fascismo in aula dovresti avere toni netti. Invece, proprio come faceva Salvini, ha usato parole vaghe. Non è che i regimi provocano simpatia o antipatia, i regimi fanno vomitare. Non mi può dire in alcun modo che lei non ha mai avuto simpatie per il regime fascista".  


"Grazie a Scanzi la Meloni arriva al 40%": guarda il video di Giuli a Otto e mezzo
 

Alessandro Giuli, in studio, frigge sulla poltrona e poi punge: "E' dicendo le cose che ha appena detto Scanzi che la Meloni è arrivata al 26%, adesso è già al 27 e presto arriverà al 40%. Non dico che sia esente da critiche, figuriamoci. La battuta sulla capatrena era una battuta, lo sai benissimo". "Ma è una battuta venuta male", interviene Scanzi. Ma Giuli è un Caterpillar: "Sulla pars construens non si ricorda a memoria d'uomo un presidente del Consiglio che si insedia e fa un discorso articolato. Lei ha detto una o due cose fondamentali: ha parlato di tasse e reddito di cittadinanza, dando l'idea di voler proteggere chi ha bisogno".

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Capitolo fascismo: "Gianfranco Fini - ricorda ancora Giuli - è stato beatificato da tutta la sinistra per aver detto che le leggi razziali sono state il male assoluto. La Meloni era lì, ma oggi si è spinta molto più in là. Ha detto che le leggi razziali sono state il punto più basso della storia italiana, che non si pareggiano i conti dicendo qual è il totalitarismo più brutto e che il fascismo è stato un orrendo totalitarismo. Di più cosa doveva fare?". 

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