Lo scrittore siciliano

Meloni, Pietrangelo Buttafuoco: "Perché ogni mattina prego per lei"

Pietrangelo Buttafuoco e Giorgia Meloni sono amici, "lei è molto più giovane di me, l'ho vista crescere, veniamo dalla stessa famiglia. Quale? Per comodità diciamo la destra ma io userei un altro termine, il 'cattiverio'...". Ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, lo scrittore e giornalista siciliano, non vuole essere definito intellettuale di destra perché, "gli intellettuali sono altri, Leonardo Sciascia, oppure, oggi, Massimo Cacciari". E alla domanda se si sente meloniano risponde: "Io ho delle mie idee. Giorgia la benedico e faccio come Giovanni Lindo Ferretti (ex cantante dei CCCP e dei CSI, ndr) che mi ha detto: ogni mattina dico una preghiera per la Meloni affinché ce la faccia'. Bene è un'ottima idea, va ringraziata perché ha rotto il giocattolo inamovibile di un sistema che era impossibile da smuovere".

 

 

Quindi anche Buttafuoco fa una preghiera al mattino per la premier e confessa di averla votata: "Si, ho votato per tre donne, due FdI e una Fi”. Una volta lei disse che Giorgia Meloni è di sinistra... "Certo, ed è molto più di sinistra di Elly Schlein, su questo non c'è dubbio. Secondo voi una persona che si ammazza di lavoro ha l'armocromista?". È vero che nel 2015 Matteo Salvini le propose la candidatura alla Regione Sicilia? "È vero, ma io gli ho detto di no, non sono adatto a quelle cose, dissi no anche quando mi proposero di fare l'assessore alla cultura sempre nella mia regione”. La Stampa, all'epoca, scrisse che la Meloni era contraria perché lei si era convertito all'Islam. "Si, è vero, ci fu questa polemica. Ma da uomini liberi è normale discutere e fare le proprie scelte". E a livello nazionale? "Crisafulli, ex Pci e Ds in Sicilia, mi voleva fare deputato. Ma anche lì risposi: non sono degno...".

 

 

E ancora: "Non ho potuto trovare lavoro nel giornalismo perché non rispondevo ai canoni richiesti dal dettato ufficiale. Oppure posso portare l'esempio di uno come Franco Branciaroli, che a teatro si deve ammazzare di fatica per trovare gli spazi". E aggiunge: "Nel teatro dell'Aquila invece, dove io sono presidente, in cartellone ci sono tutta una serie di nomi che corrispondono ai protagonisti del dibattito politico culturale anti meloniano. Ecco  io non mi sentirei mai di toglierli ma sono sicuro e ci scommetterei che lor signori non darebbero mai spazio a chi la pensa diversamente da loro". Il nome di Buttafuoco gira per nuovi programmi in Rai. Qualcuno l'ha contattata? "Assolutamente no, lo sanno perfettamente che io non sono adatto alla Rai". Lei chi metterebbe al posto di Fabio Fazio? "Ranucci secondo me non sarebbe una cattiva idea: in fondo lui a Report ha dimostrato di saper sostituire, e bene, una come Milena Gabanelli"