Furia

Davigo, "pensate cos'ha fatto in carriera": chi lo affonda

Stanno facendo discutere le parole di Piercamillo Davigo. L'ex magistrato ed ex presidente della II Sezione Penale presso la Corte suprema di cassazione, parlando della stagione di Tangentopoli a Muschio Selvaggio da Fedez, ha detto chiaro e tondo: "Se un indagato decide di suicidarsi lo perdi come possibile fonte di informazione". Parole pesanti, su cui Maurizio Gasparri tuona: "Una mancanza assoluta di rispetto della dignità della persona umana e del dolore delle famiglie che hanno patito quelle perdite, a prescindere dalle responsabilità di ordine penale".

Per il senatore di Forza Italia, infatti, "non si può esercitare il ruolo di magistrato se non si antepone a ogni ragionamento il fatto che stai giudicando un tuo simile". Per non parlare poi del fatto che "la gravità delle affermazioni è tanto maggiore se si pensa che il dott. Davigo, nel corso della sua carriera, ha svolto importanti e delicate funzioni nella giurisdizione e non solo".

 

 

Basti pensare che "oltre ed essere stato presidente della Associazione nazionale magistrati è stato anche componente del Csm. Auspico che il pensiero di Davigo non venga condiviso dalla magistratura tutta e mi aspetto una decisa presa di distanza da parte dell'Anm per il tramite del suo presidente". Lo stesso Fedez, di fronte alle dichiarazioni dell'ex toga, è rimasto a dir poco sbigottito: "Lei è sempre stato così inscalfibile. Io dico: umanamente un po’ di dispiacere?". Ma Davigo non si è scomposto: "Certo che uno ha un po’ di dispiacere, la pietà umana c’è lo stesso però bisogna tenere la barra del timone ferma".