Scintille a Viale Mazzini

Zanchini si scusa con la senatrice Mieli, ma accusa la Rai: "Mi hanno mollato tutti"

Un cortocircuito: visto da fuori quello che sta accadendo nella palazzina di viale Mazzini a Roma sembrano quelle scintille che precedono il black out. Mentre ancora imperversa la polemica sul monologo di Antonio Scurati fatto saltare dal palinsesto della terza rete alla vigilia del 25 aprile -  con l'opposizione che grida alla censura fascista e alla maggioranza che difende lo spoil system meloniano - ieri sono state registrate altre due forti scosse nel sistema complicato degli equilibri e dei rapporti in Rai.

La prima è stata innescata dal premier albanese Edi Rama che ha telefonato direttamente al direttore del dipartimento Approfondimento Rai, Paolo Corsini, per chiedere conto e lamentarsi dell'ultima puntata di Report che Sigfrido Ranucci ha dedicato ai centri di accoglienza migranti che si stanno costruendo in Albania previsti dal patto stretto con Giorgia Meloni. Non era mai successo prima; mai nella storia della Repubblica italiana. Tanto che l'ad della Rai Sergio pare si sia messo le mani nei capelli dicendo sconsolato "Qui viene giù tutto". In parecchi a viale Mazzini si stanno convincendo che ci sia una strategia dietro questa serie di polemiche. Di certo c'è, raccontano le cronache, molti giornalisti si sentono abbandonati a se stessi. 

 

 

 

 

Come Giorgio Zanchini, il conduttore della trasmissione di Rai Radio 1, Radio Anch'io. All'indomani della polemica e dell'accusa di antisemitismo provocata dalla sua domanda alla senatrice di Fratelli d'Italia Ester Mieli durante la puntata dedicata alle proteste degli studenti nelle università contro la guerra in Palestina rivela ad Antonella Baccaro che lo ha intervistato per il Corriere: "Mi hanno già mollato tutti..." spiegando di non immaginare la levata di scudi contro che ha scatenato. "Sono un moderato, ho molti cugini ebrei", dice Zanchini spiegando che quando ha chiesto alla senatrice Mieli se fosse ebrea "la mia intenzione era l’opposto di quella che mi si attribuisce". "Volevo chiarire il punto di vista soggettivo di chi parlava", continua il conduttore Rai. "Ed è quanto ho cercato di spiegare a Mieli che mi ha travolto. Io volevo portarle solidarietà". Detto questo Zanchini prova a voltare pagina: "Se ho ferito qualcuno mi scuso. Ma è assurdo puntarmi contro il dito. Io ho un sacco di cugini ebrei...".