La corsa alla Casa Bianca è sempre più un duello senza esclusione di colpi. A In Onda, talk di approfondimento politico estivo di La7, condotto da Marianna Aprile e Luca Telese, si dà conto delle ultime dichiarazioni di Donald Trump alla National Association of Black Journalism, in cui il tycoon ha detto: “Per molti anni ho creduto che Kamala Harris fosse indiana, perché parlava solo delle sue origini indiane, ad un certo punto è diventata nera”. Frasi cui ha risposto in maniera indignata subito la portavoce della Casa Bianca. La Aprile chiede a Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, se questo ha un impatto sulla campagna elettorale della Harris.
Queste le parole del Direttore: “Non sono sicuro che abbia un impatto certo, mentre era evidente che per Biden il conflitto in Medio Oriente rappresentava, dal punto di vista elettorale, un doppio problema sia agli occhi di chi sostiene Israele sia di chi lo attacca, perché veniva accusato da entrambe le parti. Chi ama Israele lo accusava di non aver fatto abbastanza, anche se in realtà ha fatto tantissimo. D'altra parte chi non vede di buon occhio l'azione di Israele, ha rimproverato Biden per essere stato eccessivamente spietato nei confronti della striscia di Gaza. Kamala Harris non si porta dietro quest'eredità o almeno in parte ed è evidente anche dalle prime mosse che sta giocando una sua partita, anche distanziandosi da alcuni fatti, per esempio quando Netanyahu è andato in America, la Harris non era presente e questo è un fatto politico. Quanto a Netanyahu, lo si accusa di non avere una strategia, tutto si può dire, ma non oggi, non nelle ultime 48 ore, non ha alimentato la guerra per tenersi in sella, credo siano stati neutralizzati due pericolosi terroristi”. "Perché 'neutralizzati' e non 'uccisi'?", domanda polemicamente Telese. "Sono stati uccisi due pericolosi terroristi. Possiamo chiamarli terroristi? - replica Cerasa - Io ricordo nel 2011 quando fu neutralizzato, ucciso Bin Laden".
In Onda, guarda qui il video di Cerasa contro Telese