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La vera storia del quattordicesimo apostolo...

Barnaba, nato a Salamina cipriota, che di Paolo si fece garante nonostante che questi in precedenza avesse perseguitato ed ucciso molti cristiani prima di essere “folgorato” da Gesù sulla strada di Damasco
di Sergio De Benedetti martedì 1 luglio 2025

2' di lettura

Se per evidenti ragioni a Paolo di Tarso, divulgatore delle genti e principale missionario della dottrina di Gesù presso i pagani Greci e Romani, viene attribuito facilmente il titolo di 13mo Apostolo, non altrettanto si può dire di Barnaba, nato a Salamina cipriota, che di Paolo si fece garante nonostante che questi in precedenza avesse perseguitato ed ucciso molti cristiani prima di essere “folgorato” da Gesù sulla strada di Damasco. Giudeo di famiglia levitica emigrata nell’isola di Cipro e noto come Giuseppe, la figura di Barnaba risponde ad un personaggio alto, vigoroso e buono d’animo ma poco avvezzo al dialogo, fedele compagno di Paolo nei diversi viaggi divulgativi in Anatolia, cioè nella regione storico-geografica dell’Asia Occidentale compresa nell’attuale Turchia. Per contro, Paolo aveva l’eloquio giusto e rassicurante per illuminare gli animi, corroborato poi da una serie di guarigioni che aveva sapientemente divulgato dando l’impressione peraltro di non volerne parlare.

Nel 49 d.C., entrambi si fermarono a Gerusalemme e presero parte al cosiddetto “Concilio degli Apostoli” riguardo alcuni comportamenti dei nuovi convertiti (At 15,1-2.22-29). Fu questa l’occasione per convincersi come la diversa caratterialità dei due fosse il vero successo di entrambi. In seguito, mossero da Antiochia di Siria per evangelizzare altre popolazioni, accompagnati da Marco, il futuro evangelista ritenuto in seguito da molti cugino dello stesso Barnaba. A Perge di Panfilia, Marco li abbandonò per ragioni mai chiarite ma valide per far dire a Paolo di non volerlo più vedere: tanto disponibile Barnaba e, come è noto, decisamente meno l’Apostolo delle Genti che partì perla Pisidia con Sila, probabilmente cittadino romano come lui.

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I rapporti tra Paolo e Barnaba comunque non si scalfirono mai e negli Atti degli Apostoli si fa diretto riferimento ad un loro rapido ricongiungimento. Tra il 50 ed il 53 Barnaba tornò a Cipro e le cronache riportano che evangelizzò l’intera isola. Raggiunta con difficoltà Roma, si sarebbe fermato per diversi anni e avrebbe anche incontrato Paolo mentre questi era in carcere (63/66). Ma i fatti smentiscono l’evento poiché, tornato a Cipro, Barnaba sarebbe stato lapidato da alcuni giudei nel 61 proprio a Salamina. Nei territori Baschi della Spagna, la figura di Barnaba è accompagnata da Paolo ed entrambi risultano equiparati ai Dodici che conosciamo. Anche l’isola spagnola di Tenerife evoca Barnaba come Apostolo. È poi venerato come Santo nelle chiese Cristiane ed Ortodosse.

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